Il settore giovanile della Caronnese ha girato la boa della metà della stagione sportiva 2016-2017. E’ tempo di bilanci per i responsabili tecnici del vivaio, è il momento di porre le basi per le attività dei prossimi mesi.

Alberto Croci, direttore sportivo del settore giovanile agonistico, prima di tracciare una valutazione sull’andamento delle squadre ha voluto ringraziare i dirigenti accompagnatori: “Sono loro che fanno funzionare tutto, spendono tempo ed energie per far sì che tutto sia perfetto. Sono un vero punto di riferimento per i ragazzi, mi rendono la vita più semplice perché svolgono un gran lavoro. Senza il loro aiuto per me sarebbe tutto più difficile e quindi ci tengo a ringraziarli visto che non hanno mai visibilità. Partendo dal 2003 ringrazio Caputo e Catania, per i 2002 dico grazie a Lacerenza e Giudici, per il 2001 Musu, De Giorgi e Bertoldo e per i 2000 Moschin”.

Le aspettative del girone d’andata sono state rispettate in tutte le categorie? “Nel girone d’andata stiamo stati in linea con le aspettative. I 2003 regionali B hanno incontrato qualche difficoltà ma lo sapevamo:  non è colpa di nessuno quando si fa il salto dall’attività di base all’agonistica. Siamo incappati in un girone complicato ma la cosa importante è la prospettiva di crescita dei ragazzi visto che la società non ha mai chiesto con assillo il risultato, le cose più importanti sono le qualità morali dei ragazzi. Ora i ragazzi del 2003 faranno il campionato provinciale e siamo fiduciosi”. Per le altre categorie invece? “I 2002 sono arrivati secondi ai campionati provinciali e sono così saliti di categoria e giocheranno i regionali girone B. L’obiettivo, per l’anno prossimo, è di giocare il regionale girone A: ce la giochiamo assolutamente. Per quanto riguarda i 2001, invece, delle quattro fasce d’età è quello che ti può portare un po’ meno in termini di risultati. Questo è un anno di crescita per i ragazzi: valuteremo chi potrà andare avanti e giocare negli allievi regionali A. La ciliegina sulla torta sono stati i 2000: sono praticamente sul podio e hanno ancora una gara da recuperare. Sono tutti ragazzi fantastici, la squadra è forte e competitiva e possiamo stupire. Andranno a formare l’ossatura della Juniores nazionale l’anno prossimo”. Si sente di fare il nome di qualche ragazzo che si sta mettendo in luce? “Non mi piace fare nomi: i ragazzi verranno premiati nel tempo dai più piccoli ai più grandi. Abbiamo 90 ragazzi e sarebbe fare un torto a qualcuno fare dei nomi, visto che tutti hanno delle qualità morali molto alte e lavorano con grande impegno”.

Vincenzo Nicoletti è il Responsabile Tecnico del Settore di base: “Il lavoro sta procedendo bene a parte qualche piccolo problemino che ci sta visto che ci sono tante squadre da seguire. Per il resto sta andando tutto bene, abbiamo rinforzato le formazioni dove abbiamo potuto e ci aspettiamo di toglierci diverse soddisfazioni nel girone primaverile che inizierà sabato 25 febbraio. Abbiamo fatto diversi test amichevoli che ci hanno dato diverse indicazioni positive: abbiamo fatto partecipare i 2007 ad un torneo dell’Accademia, dove c’erano squadre di livello come il Varese e abbiamo ottenuto un ottimo secondo posto. Ci aspettiamo una fase primaverile positiva, di crescita, e vedremo a fine anno cosa saremo riusciti ad ottenere. Tra l’altro stiamo preparando anche il Torneo di Caronno Pertusella che tornerà proprio alla fine di questa stagione: anche questa potrà essere una vetrina utile per capire il livello raggiunto dalle squadre. Siamo soddisfatti”.

Quali sono i valori della Caronnese per quanto riguarda il settore giovanile di base? “Noi vogliamo un ambiente sereno dove i ragazzi possano sfogarsi, formarsi e divertirsi. Molti genitori hanno compreso e accettato la situazione, abbiamo scelto allenatori giovani e competenti che spingono i ragazzi a dare sempre qualcosa in più ma in maniera sana. Io credo che i primi a dover dare l’esempio siamo proprio noi che abbiamo una responsabilità di direzione. Anche i genitori, però, devono capire che non devono mettere pressioni eccessive sui propri figli per non esasperarli e stressarli in maniera esagerata. Io insegno alle scuole superiori e a volte ci troviamo ragazzi con crisi di panico; una volta succedeva di più alle ragazze, si sta esagerando nell’esasperare la vita dei ragazzi che devono essere lasciati liberi di sfogarsi e divertirsi. Noi alla Caronnese vogliamo fare proprio questo e i genitori hanno accettato di buon grado la cosa”.

Marco Gentile