Ma per fortuna che c’è il Riccardo (Colombo) a risollevare un post partita altrimenti piuttosto sciapo. Il pepe è macinato in dosi robuste: “Attaccatemi come giocatore ma non attaccatemi come uomo. Ho letto tante cose assurde sul mio infortunio. Di una mia misteriosa assenza a Monza (avevo la febbre). Del fatto che non si stringono i denti. L’ho fatto prima di Seregno e mi sono rifatto male. Ho un problema al collaterale del ginocchio, ci sono ancora due mesi di stagione. Non si possono prendere rischi inutili”. Lo sfogo è in linea con la sensibilità del ragazzo. A tono e senza eccessi. O quasi: “Non inventiamoci cavolate (sinonimo, ndr). Il nostro obiettivo è vincere. Per me il pareggio è una sconfitta. E in queste settimane ho letto cose che non mi sono andate giù”. Galeotto il confronto nello spogliatoio dopo il 3-3 con la Grumellese? “Ci siamo parlati a viso aperto. E ci siamo detti che dovevamo remare tutti dalla stessa parte. Credo ci abbia fatto bene”. Patto per i playoff? “Non direi. Ma dovevamo tornare a vincere. Oggi contava solo quello. Non siamo stati scintillanti come qualche mese fa. Ma vincere regala più sicurezza”. A sensazione, il patto c’è stato eccome. Magari al prezzo di qualche scelta dolorosa. A proposito, i continui cambi di ruolo non rischiano di far perdere il filo tecnico del discorso? “L’ho sempre fatto in tutta la mia carriera. Certo che mi piacerebbe giocare quinto a destra, ma capisco le esigenze della squadra tanto che in questi anni ho fatto anche il patentino di allenatore”. Bonazzi avvisato, insomma. A Crema per vincere? “il mio obiettivo è arrivare secondo. E se non sarà secondo, terzo”.

Bypassando le dichiarazioni del tecnico lodigiano Solimeno (“Ci credevamo. Purtroppo abbiamo un piccolo handicap: creiamo, creiamo, ma non segniamo”), resta da registrare la contenuta soddisfazione di Bonazzi: “Nel primo tempo abbiamo fatto bene. Brutto invece il secondo tempo. Ma per il momento da cui arrivavamo ci può stare. Non abbiamo preso gol (terzo clean sheet del girone di ritorno, ndr) ed è una cosa positiva. Ma non siamo brillanti fisicamente. Anche oggi le due sostituzioni sono state forzate. Ci aspettavamo che giocassero con un altro modulo. Così, abbiamo dovuto cambiare subito qualcosa nell’assetto”. Chiusura sull’apprezzabile gesto di fair play di Monzani che ha ammesso un tocco in angolo non visto dall’arbitro. Il mister mostra di apprezzare il giusto: “E’ una bella cosa. Però in quei momenti…Va bene, dai, ha detto la verità”. Nel calcio, purtroppo, la regola si trasforma in eccezione.                      

Giovanni Castiglioni

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