Il Como che verrà a far visita al Varese è una società nuova, una squadra tutta diversa, ancora da completare, e un ambiente ferito. Come successo due anni fa ai piedi del Sacro Monte, in terra lariana la scorsa stagione non è stata facile affatto. La squadra ha saputo reagire ad una società inesistente che non è riuscita ad evitare il fallimento (tanto breve quanto triste la parentesi di lady Essien, la moglie del calciatore Michael, che ha rilevato la società in corsa promettendo la Serie B salvo poi sparire nel nulla nel giro di pochissimo). E così è nato un club tutto nuovo che è ripartito dalla Serie D. L’esordio stagionale bianoblù è stato positivo in Coppa Italia e negativo in campionato. L’annata è iniziata con un doppio successo in Coppa, prima con l’Olginatese e sette giorni più tardi con la Pro Patria, sul campo di Carate Brianza, superata ai rigori. Domenica scorsa però è arrivata una sconfitta alla prima di campionato: la squadra guidata da Andreucci ha subito la rimonta della Pro Sesto, vittoriosa per 2-1 sul campo di Seregno. Attualmente i lariani non hanno una “casa”. Se e quando il Como potrà tornare a giocare sull’erba del Sinigaglia, lo stadio cittadino affacciato sul lago, resta al momento un’incognita. La tribuna non è ancora agibile e manca pure un lungo elenco di adempimenti burocratici. Non solo, attualmente ai calciatori manca anche lo storico centro sportivo di Orsegnigo che è stato posto sotto sequestro dopo il fallimento.

Nonostante tutti questi problemi e l’iscrizione al campionato arrivata in extremis, le ambizioni della nuova società sono quelle di un pronto ritorno al professionismo. In rosa c’è un certo Matteo Guazzo, classe 1982 che nel 2007/2008 è passato anche a Varese e vanta una lunga carriera in Serie C. Espulso domenica scorsa, non sarà in campo in quanto squalificato. Chi la spunterà tra le due storiche rivali?

Elisa Cascioli