Era di maggio, lo scorso 14 maggio, quando il Varese lavò l’onta di tre sconfitte consecutive (due in campionato e una in coppa) e superò con un solo gol di scarto la Caronnese nella semifinale playoff. Decise l’incontro,disputato al “Franco Ossola” davanti a quasi mille spettatori, un’acrobatica rovesciata di Francesco Viscomi, abile a insaccare il pallone all’incrocio dei pali, con il portiere avversario Del Frate immobile a guardare, sfruttando una sponda di Luca Piraccini nella mischia generata da un calcio d’angolo, battuto corto da Rolando per Talarico e dal difensore spedito nell’area avversaria. Fu un successo limpido, meritato per le tante occasioni da rete costruite dai biancorossi dopo il gol del vantaggio messo a segno dal difensore al 15’ del primo tempo. La Caronnese fu costretta a giocare in inferiorità numerica dal 26’ della ripresa a causa dell’espulsione di Galli per doppia ammonizione.  Nell’occasione vedemmo a Masnago il più bel Varese della stagione, che non seppe poi ripetersi nella finale persa, sempre al “Franco Ossola”, con il Gozzano.

Ben diversamente era finito, tre mesi prima, domenica 26 febbraio, il primo storico confronto in campionato tra le due squadre  sotto il Sacro Monte. I rossoblù del presidente Augusto Reina portarono a casa i tre punti grazie a un gran gol di Federico Corno a quattro minuti dal novantesimo. Il navigato bomber lanciò dal limite dell’area un siluro che s’infilò sotto la traversa della porta difesa da Grillo, riserva di Pissardo.  I biancorossi avrebbero potuto rimediare se, tre minuti dopo, l’ottimo Del Frate non avesse sventato con un intervento miracoloso un’incornata a colpo sicuro di Andreas Becchio. L’incontro si disputò in un clima di palpabile sfiducia per le vicende societarie, con la tribuna in silenzio e solo un manipolo di ultrà ad incoraggiare la squadra. Con quel successo la Caronnese raggiunse il Varese a 47 punti, a tre lunghezze dal Cuneo capolista. In panchina con gli ospiti sedeva Rudi, oggi difensore centrale della squadra di Iacolino.

Nella partita della fase ascendente, il 23 ottobre 2016, ottava giornata, il Varese diretto da Ciccio Baiano era sceso in campo a Caronno deciso a fare risultato ed era partito con il piede giusto ma bastarono cinque minuti alla Caronnese per rimettere i biancorossi con i piedi per terra. Al 23’ Galli corresse di testa verso la porta una palla crossata da Redaelli, la sfera sbattè contro una gamba di Ferri e mise fuori causa il portiere Pissardo. Al 28’ un fallo di Rolando nella propria area procurò alla Caronnese un calcio di rigore, trasformato dall’esperto Corno. I biancorossi, rimasti senza timoniere dal 37’ a causa dell’espulsione di Baiano per proteste, riuscirono ad accorciare le distanze solo all’86’, con un tiro dal dischetto di Marco Giovio, propiziato da una caduta di Rolando nell’area avversaria.

Le due batoste in campionato erano state precedute dall’eliminazione dalla Coppa Italia di serie D del Varese allora allenato da Ernestino Ramella. Poco più di un anno fa, mercoledì 28 settembre 2016, i due allenatori mandarono in campo a Masnago due formazioni rimaneggiate che diedero vita a un incontro scialbo, conclusosi a rete inviolate. Nella “lotteria” dei rigori il Varese fu condannato alla sconfitta dagli errori dal dischetto di capitan Luoni e del bomber Scapini. Prima di quel primo confronto ufficiale, le due compagini non si erano mai incontrate.

                                                                                                                                      Fausto Bonoldi