Nulla di fatto o passo avanti? Dal comunicato stampa diffuso poco fa dal Varese Calcio è difficile capire a che punto sia la situazione societaria del club. Nonostante la spaccatura insanabile, le accuse reciproche e le parole al veleno, il testo parla di un incontro tra le due fazioni, rappresentate dai rispettivi legali, “in un clima di serenità”.

La divisione interna però è netta: da un lato i soci di minoranza, il presidente Gabriele Ciavarrella che possiede il 14 per cento delle quote, e il socio fondatore Enzo Rosa, che ha mantenuto il 5 per cento; dall’altro lato la maggioranza composta dal vicepresidente Aldo Taddeo (29 per cento della proprietà) e Paolo Basile, direttore generale, in possesso del 51 per cento. Il restante un per cento è di Piero Galparoli che in questa stagione si è disimpegnato a livello dirigenziale.
Nelle settimane scorse tutti coloro che avevano una carica dirigenziale hanno annunciato le proprie dimissioni, prima Ciavarrella, poi Basile e Taddeo in coppia, che successivamente non sono mai state ratificate, né da una parte, né dall’altra.

Dopo 18 giorni di silenzio, ieri c’è stata la risposta di Basile e Taddeo alle accuse ricevute; oggi invece l’incontro tra le parti attraverso i legali. A rappresentare la maggioranza c’è Cesare Di Cintio, mentre dall’altro lato del tavolo si sono seduti l’avvocato Giuseppe Armocida e il legale Alberto Ziliani, grande specialista di diritto sportivo.

Ecco di seguito il comunicato diffuso poco fa: “Varese Calcio comunica che le parti, attraverso i propri legali, si sono incontrate oggi in un clima di serenità per cercare di trovare una soluzione alle problematiche esistenti nell’interesse esclusivo del Varese Calcio, dei tifosi e della città. I legali comunicano che si incontreranno nuovamenete nei prosssimi giorni”.

Dunque la situazione resta bloccata in attesa di un altro episodio di questa “telenovela” che sembra destinata a proseguire. Ciavarrella e Rosa avevano chiesto pubblicamente la restituzione delle quote, mentre Basile ha risposto che, da tifoso, non è disposto a lasciare in mano il Varese a loro. Come andrà a finire? Al momento è ancora da escludere la possibilità di una stretta di mano.

Elisa Cascioli