Se la vicenda che ha condotto Tommaso Tallone a Daverio fosse il titolo di un libro sarebbe, certamente, “Va’ dove ti porta il cuore”. Ovviamente in edizione riveduta e corretta ad uso degli appassionati di pallacanestro. Questo perchè il nuovo coach gialloblu è approdato nel club del presidente Giuliano Pellegrini dopo aver lasciato Venegono, quindi casa sua, quindi un club in cui ha vinto il campionato di Promozione; quindi un ambiente conosciuto e apprezzato, quindi una società che in questo momento è segnalata come “ricca e danarosa”. Quindi, se Tommaso ha avuto la forza di lasciarsi alle spalle tutto questo, significa che le motivazioni devono essere state davvero elevate.
“Motivazioni che – precisa subito Tallone -, non sono sicuramente quelle di carattere economico. Intendiamoci: Venegono, che peraltro è casa mia, è la società in cui sono cresciuto, sono legato affettivamente e quella in cui nelle ultime stagioni ho lavorato benissimo raccogliendo eccellenti risultati. Eppure, nonostante tutti questi aspetti positivi, la chiamata di Daverio, gratificante perchè è partita dai giocatori del gruppo storico – Busana, Conti, Tenconi, Pellegrini, Croci -, è stata molto, molto gratificante e mi ha convinto a mettermi alla prova non solo in una categoria più elevata, ma anche con una squadra che in tutta la provincia è nota, e famosa, per la sua attitudine al lavoro in palestra e per l’attaccamento alla maglia. E, in effetti, in queste prime settimane di lavoro ho potuto toccare con mano una realtà: giocare a Daverio, essere parte di questa formazione, è qualcosa più di una semplice attività agonistica. E’, infatti, sentirsi protagonisti a 360 gradi del “mondo-Rams”. Tutto ciò, senza omettere che il livello di organizzazione del Basket Daverio è davvero elevatissimo e si avvicina a quello delle società professionistiche. Insomma, per farla breve: Daverio mi ha proposto una sfida con tante sfaccettature dal punto di vista tecnico, ma alla fine la forza dell’ambiente e la compattezza del gruppo dei giocatori sono stati elementi decisivi per indirizzare la mia scelta”.
Spiegato il “prima”, occorre parlare del dopo: come è stata allestita la squadra, prospettive, traguardi, ambizioni?
“Con due soli movimenti in uscita-entrata, la squadra – spiega Tallone jr. -, è rimasta sostanzialmente immutata. Al posto della coppia Cattalani-Kapedani, abbiamo riaccolto a braccia aperte due ritorni: Nicola Lesica, al rientro dopo un anno di studio all’estero e Tenconi di nuovo nel gruppo dopo una stagione sabbatica. Accanto a questi due reingressi segnalo due presenza graditissime. La prima è quella di Ottavio Missoni il quale, compatibilmente con i suoi impegni di lavoro, ha garantito una presenza più costante e per noi rappresenterà una solida e prestigiosa rotazione nei ruoli vicino a canestro. La seconda è quella di Richard Puttnam, esterno classe 1995 che rientrato in Italia dopo l’esperienza di studio in NCAA è aggregato alla squadra e forse resterà con noi per tutta la stagione”.
Prospettive e così via?
“La prima cosa da sapere è che a Daverio non c’è nessuna pressione legata al risultata ma, bensì, tantissima pressione riferita al lavorare intensamente cercando di centrare gli obiettivi proposti. In questo senso i dirigenti del club sono stati chiari: provare a conquistare la salvezza e, soprattutto, lanciare sempre di più i giovani perché la prospettiva a medio-lungo termine è quella di creare in casa il gruppo che nel giro di due-tre campionati sia pronto e in grado di sostituire i “senatori”. Aggiungo che la mia ambizione, perfettamente aderente a quella espressa dal club, è riuscire a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati e aiutare i giovani sulla rampa di lancio – Davide “Caccino” Caccianiga, Carlo Barozzi e Francesco Pol -, a trovare collocazione e giusta affermazione in categoria. Cose realisticamente possibili perché, come dicevo, la mentalità di lavoro è buonissima e ben presenti in tutti i giocatori. Non a caso ci stiamo allenando tutti i giorni già del 22 agosto scorso lavorando molto bene anche col preparatore atletico professor Roberto Cavaliero e nessuno dei ragazzi ha fatto un passo indietro. Anzi, sono tutti entusiasti e “gasati” anche per la trasferta in Spagna che è ormai alle porte. Dopo l’esperienza iberica – conclude soddisfatto Tommy -, ci chiuderemo in palestra per altri dieci giorni e cercheremo di essere tirati a lucido per l’esordio in campionato fissato per il 29 settembre a Luino”.
Massimo Turconi