Anche i “matrimoni” più belli, talvolta, finiscono. Per info chiedere al numero uno della Guanzatese Paolo Di Marco che ha dovuto dire addio alla sua “amata”.
guanzatese-trevalli_11Mi sento come se stessi lasciando la fidanzataha esordito il portiere ormai ex rossoblù. Ma visto il legame così stretto si potrebbe dire una fidanzata sull’altare? “Più che sull’altare vista la mia giovane età direi al funerale” e ride. Poi arriva il perché di questa scelta:Nel calcio ci sono tante esigenze, nel calcio dilettanti c’è l’esigenza di schierare tre fuoriquota e a Guanzate quest’anno si è puntato sul giovane 2000 Mattia Fumagalli, che tra l’altro sta facendo bene, ed io purtroppo, o per fortuna, non ho ancora la testa da secondo portiere, ho questa malattia che non va più via, come si suol dire, e voglio giocare ancora, fino ad oggi ho anche aiutato Fumagalli ma non mi sento ancora pronto per fare la chioccia”. Da lì la scelta sofferta di salutare quella che non sarà mai solo una squadra di calcio:Lascio una famiglia, ma in realtà non la lascerò mai, ci sono rapporti che vanno oltre, ci sono amicizie che non cessano di esistere perché si fanno delle scelte, il rispetto e l’amore che ho per la Guanzatese è assoluto, non avrò mai senso di rivalsa per loro, anzi io gli auguro tutto il bene possibile”.
guanzatese-trevalli_14Ma d’altronde come potrebbe essere diversamente? Quattro anni in rossoblù, 2 campionati vinti di cui quello dello scorso anno in prima categoria con una cavalcata pazzesca, la volontà di rimettersi in gioco dopo qualche stagione turbolenta (“Guanzate mi ha anche aiutato a digerire annate difficili e mi ha permesso di togliermi qualche sassolino dalle scarpe” ndr) ma soprattutto quello spogliatoio, il segreto di tutto:Penso fosse la cosa più tangibile anche per chi veniva a vederci, il nostro punto di forza, l’emblema di tutto, in queste categorie ciò che conta davvero è quello che si trova al di là del campo ed io quando Sergio Gerosa mi ha parlato e convinto a sposare questo progetto forse non immaginavo nemmeno che sarei stato così fortunato, quello che mi porterà dietro per sempre sono i rapporti ed i ricordi”.
Ma facciamo un piccolo passo indietro: un’annata difficile questa per la Guanzatese, come mai?
GUANZATESE VALCERESIO34Torniamo in promozione dopo tanti anni, non è mai facile, in più c’è stato un concatenarsi di eventi che non ha agevolato, vedi infortuni e giovani che hanno abbandonato dopo poco e su cui avevamo scommesso, ma noi non siamo quelli dei sei gol a Morazzone e non siamo quelli della prestazione indecorosa ad Uboldo, potremmo perdere anche tutte le partite ma mai senza lottare; ad ogni modo so che ci rialzeremo e so che ci salveremo”.
Sai anche che continui a parlare in prima persona?
Che è difficile l’ho già detto?”.
E adesso che farà Paolo Di Marco?
Ho degli amici fraterni a Tavernola, squadra che milita nel campionato di prima categoria girone B, non nascondo che mi sarebbe piaciuto anche restare in zona Varese, campionato che ho apprezzato tanto lo scorso anno, però è vero anche che non ho voglia di aspettare troppo e che vorrei subito rimettermi in gioco, quindi sarà quella la mia prossima maglia”.
Guanzatese_6Come hai salutato Guanzate?
Un mese fa ho parlato con mister Porro e ci siamo capiti subito, ma in realtà tutti lo hanno fatto anche il presidente Dubini, che è una persona splendida, lui sa che in qualunque momento dovesse richiamarmi non potrò mai dirgli di no, lo ribadisco e lo dirò sempre: la Guanzatese mi ha fatto sentire importante, non potrò mai ringraziarli abbastanza il rispetto che hanno avuto per me è immenso ed immenso è il rispetto che ho io per loro, spero solo di averli ripagati abbastanza”.
Anche i “matrimoni” più belli finiscono, e talvolta pure l’amore, ma il rispetto no, il rispetto che ti conquisti, il rispetto che nutri verso qualcuno che ha saputo credere in te non potrà mai finire. Guanzatese – Di Marco docet.

Mariella Lamonica