Buona fine e miglior principio. Moneta corrente nello scambio di auguri di questi giorni ma anche efficace fotografia dell’anno scavallato in casa Pro Patria. Perché la fine è stata buona (0-0 a Darfo e titolo d’inverno in saccoccia), ma il principio a Lecco dovrà necessariamente essere migliore. Onde evitare di ritrovarsi (di fatto) punto e daccapo nel bel mezzo della stagione. Argomento certamente entrato nella 4 giorni di minipreparazione che ha visto all’opera la truppa di Ivan Javorcic post Natale e pre Capodanno. Ora altro stop e ripresa in agenda per il nuovo anno con una settimana tipo in vista del partidazo del “Rigamonti-Ceppi”.
Dopo tre settimane senza calcio (almeno quanto ad impegni agonistici), l’oroscopo prevede ora 4 gare in 15 giorni (Lecco il 7, Rezzato il 14, Romanese il 17 e Grumellese il 21), poi il turno di sosta prima di altre 5 partite in 22 giorni (Crema, Dro, Pontisola, Virtus Bergamo e Caravaggio). Senza dimenticare che in corrispondenza della Viareggio Cup, il campionato sarà poi fermo dal 4 al 18 marzo (salvo appendici causa qualificazione della Rappresentativa come occorso l’edizione passata). Insomma, un programma rapsodico che metterà pepe in un’annata già di suo speziata. E che costringerà gli staff tecnici a dosare la preparazione e a ruotare gli organici.
In casa biancoblu il prossimo (anche se non imminente) rientro in gruppo di Alessio Marcone (fermo dal 26 novembre), metterà a disposizione di Ivan Drago l’intera rosa. Con due titolari come Disabato e Le Noci che (al di là del bene e del male), il meglio lo devono ancora dare. Un buon auspicio per archiviare l’anno vecchio. E per dare inizio a quello nuovo.
Giovanni Castiglioni