Se il buongiorno si vede dal mattino, come dice il proverbio, per il Fagnano si può parlare di un buongiornissimo vista la partenza senza indugi che ha subito spinto gli uomini di mister Raza davanti a tutti: sei vittorie ed un solo pareggio, difficile prevedere un avvio migliore.
Una rosa costruita per fare bene, un mister nuovo e vincente, la voglia di rivalsa per un playoff perso, tante le componenti favorevoli ma arrivare ad immaginare un percorso così netto dopo sette giornate forse ha colto di sorpresa gli stessi protagonisti.
Ce lo confessa persino il capitano, Denis Manuzzato: fagnanese doc, un passato tra Mozzate, Varesina e Busto 81, fin quando lo scorso anno arrivò la decisione di sposare una causa di tutto cuore, come quella di indossare la maglia del proprio paese. “Ero felice lo scorso anno di aver fatto questa scelta, lo sono ancora di più quest’anno visti tutti gli avvicendamenti ed i nuovi arrivi, e visto soprattutto un avvio così positivo: immaginarselo non era facile nonostante aspettative rosee, siamo partiti col piede giusto, dobbiamo continuare in questa direzione”. Folgore, San Marco, Casbeno, Cairate, Ispra e Cas, queste le prime “vittime” del Fagnano, unica eccezione Tre Valli, abile a strappare un punto in extremis: “Devo dire che sono tutte buone squadre – prosegue l’attaccante – San Marco fra le neopromosse mi ha stupito di più, Cairate ha ottimi giocatori ma a mio avviso deve migliorare nella consapevolezza e nella capacità di adattamento ad avversari diversi, credo anche che la classifica attuale non rispecchi il loro reale valore, benissimo il Cas, ottimo gioco, se imparerà ad essere più concreto arriverà in fondo, ma onestamente quella che mi ha sorpreso di più è il Tre Valli, con noi hanno fatto un punto assolutamente meritato, hanno un bel gioco e costruito tanto, potranno togliersi delle soddisfazioni”.
Fagnano prima in classifica con 19 punti eppure, come dicevi prima, tanti cambiamenti a partire dal mister: “La società quest’estate ha fatto scelte importanti, rinforzando la rosa e affidandoci ad un nuovo allenatore, Ulisse Raza, che personalmente non conoscevo, devo dire che mi sto trovando benissimo, molto preparato a livello tecnico ma anche mentale, tiene tutti sul pezzo e vive il calcio in maniera totalizzante trasmettendoci proprio la sua passione per intero, non è da tutti e sono felice ci sia lui alla guida di questa squadra, è uno dei valori aggiunti”.
Tra i tanti “cambiamenti” o “valori aggiunti”, come li definisce Denis, c’è quella fascia al braccio, simbolo di orgoglio ulteriore: “E’ stata una decisione della società e della vecchia guardia, Battagion ha appeso le scarpette al chiodo e quindi la fascia cercava “padrone”, credo che la mia serietà, la mia dedizione, il mio non saltare mai un allenamento ed essere sempre puntuale, siano stati visti come l’esempio giusto per essere identificato capitano di questa squadra, ne sono molto felice”.
Il più bel cambiamento, però, ha un nome ed un cognome molto familiare: Mattia Manuzzato. “Cosa dire, giocare con mio fratello lo avevo già provato sia a Mozzate che alla Varesina ed è un’emozione unica, siamo molto legati, viverlo e vederlo crescere anche all’interno di uno spogliatoio e non solo nel contesto familiare è una vera fortuna”. “Mattia è un leader – prosegue il fratello maggiore – per personalità, per come ha vissuto il calcio fino ad ora, arriva da altre categorie ma nonostante ciò la sua umiltà è encomiabile, ci mette sempre il 110%, non è certo quello che si tira indietro se deve fare la corsa in più, all’inizio era titubante, l’ho convinto a provare per rendersi conto dell’ambiente e della serietà che c’è qui e anche perché ad un certo punto nella vita bisogna capire quali siano le priorità, si è integrato alla grande ma non c’erano dubbi, non ho sbagliato io nel “portarlo qui” né tantomeno lui ad accettare, giochiamo insieme ed è già bellissimo, ma avere la possibilità di vincere insieme è ancora più bello”. Fagnano non si nasconde più, né in campionato (“proveremo ad esserci fino alla fine, credo ce la giocheremo con Gorla, Cas e Vanzaghellese”), né in coppa, (“E’ un obiettivo, ci teniamo molto e mi affascina”).
Denis Manuzzato, la fascia al braccio, l’orgoglio fagnanese, un mister vincente, una corazzata ed un “compagno speciale”: Fagnano punta tutto sui “suoi” “valori aggiunti”.
Mariella Lamonica