Diceva Frank Herbert, noto autore del romanzo fantascientifico Dune, che la paura è l’assassino della mente. Chiedere conferma a Federica Cesarini, giovane canottiera varesina, fresca vincitrice della medaglia d’argento ai campionati mondiali under 23 di Plovdiv 2017. “All’inizio soffrivo di attacchi di panico – racconta l’atleta da poco in forza alla Fiamme Oro –. Prima delle gare stavo molto male. Capitava anche che vomitassi, ma con il mio attuale allenatore è cambiato tutto. Devo tanto, quasi tutto, a lui e alla sua esperienza. Lavorando con lui ho modificato il mio approccio alla singola gara. Ora riesco a gestire meglio l’ansia da prestazione e mi concentro di più. Posso dire di aver trovato una specie di pace interiore che mi permette di affrontare il tutto con maggior leggerezza e rendere molto di più nei momenti che contano.”
La ragazza che qualche anno fa temeva di sbagliare oggi è forte e determinata. Il panico non fa più parte di lei. Nel suo bagaglio tecnico e umano c’è solo spazio per la grinta e la determinazione. Federica non si accontenta mai: “In acqua do il cento per cento. Quando accuso un po’ di fatica penso più a limitare i danni, piuttosto che ad arrendermi. Mi dico sempre: – non mollare –.”
Se è cambiata così tanto Federica è anche merito dello sport che pratica. Uno dei pochi sport ancora puliti, come le acque in cui si pratica. Che ti fa bene e ti permette di stare a contatto con la natura. “Il canottaggio mi ha fatto maturare velocemente. Gareggiando spalle all’arrivo, se non ce la metti tutta è difficile raggiungerlo al primo posto. Specialmente nel singolo che è la mia specialità preferita.”
PLOVDIV 2017 – Tornando ai mondiali. Per un pelo Federica e la sua nuova compagna di equipaggio Allegra Francalacci non hanno centrato il bersaglio grosso nella specialità del due di coppia. Rimontate in extremis dall’imbarcazione della Romania che poteva vantare una coppia già rodata nelle acque di Rio 2016. Questione di secondi e di forze che probabilmente sono venute a mancare nell’ultimo spezzone di una splendida gara a lungo dominata. “Non importa se non siamo arrivate prime – spiega Federica –. Sono davvero contenta. Di più non potevamo chiedere anche perché questa coppia si è formata poco tempo fa in occasione della Coppa del Mondo a Lucerna. Insomma, arrivare seconde al mondiale, dietro ad un’imbarcazione forte ed esperta come quella della Romania, per un equipaggio giovane è un bel traguardo.”
UNA COPPIA PESANTE – Nato per caso il duo Cesarini-Francalacci, dopo un avvio faticoso, ha rischiato di spodestare la Romania dal trono mondiale. “In Coppa del Mondo non era andata molto bene – spiega Federica Cesarini –. Non ci trovavamo, ma poi abbiamo capito che senza unire le forze non saremmo andate da nessuna parte. Dopo tutto in barca c’eravamo noi.” E insieme si sa tutto sembra più semplice. “Abbiamo entrambe la testa dura. Allegra ancor più di me, ma ha il pregio di prendere sempre le cose con il sorriso. Alla fine troviamo sempre una soluzione.”
UN SOGNO A CINQUE CERCHI – A questo punto un pensierino alle prossime olimpiadi sembra naturale. “Sì. Le olimpiadi di Tokyo 2020 sono un mio obiettivo – rivela Federica –. Prima d’ora non sono mai stata ad un’olimpiade. La immagino come una manifestazione grandissima e bellissima. Talmente grande da non riuscire a descriverla a parole. Però mancano ancora tre anni e possono cambiare molte cose. Dovrò mantenere i piedi per terra e lavorare molto per coronare il mio sogno.”
Alessio Colombo