I tifosi irpini sognavano di poter vedere all’opera il nuovo acquisto David Logan nella finale di domenica. Invece, a fare lo scherzetto allo Sidigas, ci ha pensato proprio la ex squadra di Logan. Avellino parte meglio e prova a scappare dopo 15 minuti di gioco (+12 con la tripla di Ragland), Sassari risponde con un parziale in cui vanno a segno ben cinque giocatori diversi e i sardi sono addirittura in vantaggio (+1) all’intervallo lungo. Nonostante lo strappo tentato dai biancoblù ad inizio terzo periodo (+7 al 25’), il nuovo equilibrio regge perché Avellino risponde con quattro canestri consecutivi dall’arco (due di Ragland e due di Randolph). Nel quarto periodo le triple di Carter fanno la differenza, ma Avellino mette addirittura la testa avanti a 2’ dalla fine con due canestri in fila di Leunen. Risponde Trevor Lacey e l’ultimo tiro a bersaglio della gara, che vale il +1 per Saassari, lo segna Rok Stipcevic. Ingenuità colossale di Savanovic che, a 3” dalla fine, commette fallo a rimbalzo in attacco concedendo ai biancoverdi la possibilità di chiamare timeout e di avanzare la rimessa a metà campo. Nessun problema, comunque, per Sassari: Ragland sbaglia l’ultimo tiro e i sardi si qualificano alla semifinale.

Tabellino:
Avellino – Sassari 68-69 (22-13, 38-39, 54-56)
Sidigas Avellino:
Zerini (0/1), Ragland 16 (2/7, 4/8), Green 5 (1/3, 1/4), Leunen 5 (2/3), Severini, Randolph 14 (1/5, 4/5), Obasohan (0/1 da tre), Fesenko 12 (5/7), Thomas 16 (5/11, 2/4), Parlato. Non entrati: M. Esposito, L. Esposito. Allenatore: Sacripanti.
Banco di Sardegna Sassari: Bell 8 (1/5, 2/3), Lacey 14 (5/6, 1/2), Devecchi, D’Ercole (0/2 da tre), Sacchetti 7 (1/2 da tre), Lydeka 2 (0/2), Savanovic 6 (2/6, 0/1), Carter 7 (0/1, 2/4), Stipcevic 15 (3/7, 2/7), Lawal 10 (4/7). Non entrati: Monaldi, Ebeling. Allenatore: Pasquini.

La più grande sorpresa arriva dall’ultimo quarto di finale in programma. La Reyer Venezia, prigioniera delle forzature di MarQuez Haynes e dei problemi fisici di alcuni giocatori del roster, continua il suo momento negativo e subisce una cocente eliminazione già nella prima gara disputata. Brescia parte subito più aggressiva e chiude il primo quarto in vantaggio di dieci punti, ma – com’è ormai tradizione in questa edizione delle Final Eight – la Reyer ricuce dando vita ad un lungo periodo di stallo ed equilibrio. Presto, però, si capisce che gli orogranata hanno poche idee e poche energie. Restano in piedi solo grazie ad uno straordinario Michael Bramos (22 punti e 6/11 dall’arco), pur riuscendo a reagire anche dopo la prima fuga tentata nel quarto periodo da Luca Vitali e Marcus Landry: Peric rimette un solo punto tra le due squadre. È solo questione di tempo, però, prima che Brescia riesca a prendere le misure giuste all’avversaria: Burns e Moss salgono in cattedra e riportano la Germani sul +8. Con questo scarto si conclude la gara e Brescia si conferma grande sorpresa del campionato.

Tabellino:
Venezia – Brescia 68-76 (15-25, 37-42, 55-56)
Reyer Venezia:
Haynes 8 (1/5, 2/7), Hagins 4 (2/5), Ejim 9 (2/5, 0/2), Peric 8 (3/6, 0/3), Bramos 22 (1/1, 6/11), Visconti, Ress 2 (1/1), Ortner 4 (2/3), Viggiano 3 (1/5 da tre), McGee 8 (0/2, 2/6). Non entrati: Filloy, Criconia. Allenatore: De Raffaele.
Germani Basket Brescia: Moore 2 (1/4, 0/1), Berggren 14 (7/8), L. Vitali 11 (3/3, 1/2), Landry 19 (6/10, 1/3), Burns 15 (6/12, 0/1), M. Vitali (0/2, 0/4), Moss 10 (3/5, 0/1), Bushati 5 (1/2, 1/4). Non entrati: Bolis, Nyonse. Allenatore: Diana.

Filippo Antonelli