Fuck the Cancer va in gol con una raccolta da capogiro. L’evento ideato e organizzato dai tifosi della Curva Nord del Varese per ricordare Erika Gibellini, figlia dello steward biancorosso Max, in due anni, ha dato in beneficenza quasi 100mila euro. Un incasso incredibile reso possibile grazie a due giornate di festa e intrattenimento, una organizzata un anno fa e la seconda andata in scena il 10 giugno scorso, allo stadio “Franco Ossola”. La maggior parte della cifra è il ricavato dell’asta delle maglie: Fuck the Cancer 2.0 ha superato i 40mila di raccolta, 40.750 euro per precisione, e l’assegno è stato donato oggi pomeriggio alla Fondazione Giacomo Ascoli presso il ristorante Altamura di Varese. Sommati ai quasi 50mila donati un anno fa, la cifra è davvero da capogiro.

Ovviamente presente alla consegna l’avvocato Ascoli che ha parlato così: “I tifosi non si rendono conto di quello che hanno fatto; è un qualcosa che va oltre alla Curva e al Varese; un evento che deve ripetersi perché tocca il cuore delle persone. L’obiettivo è di ricordare Erika che è divenuta un simbolo della lotta al cancro. Come il mio Giacmo è diventato figlio di tutti, allo stesso modo è sucesso ad Erika. Il suo ricordo ci permette di aiutare tanti altri ragazzi sfortunati. Non posso dire altro se non grazie”.

La somma sarà utilizzata per realizzare due camere asettiche presso il reparto di oncoematologia dell’Ospedale Del Ponte. I titolari del ristorante, sponsor dell’evento, hanno ricevuto in dono la maglia dell’ex capitano biancorosso Checco Lepore. I camerieri del locale hanno invece devoluto le mance. Presente la famiglia Gibellini: “Senza i ragazzi della Curva sarebbe stato impossibile – le parole di un commosso Max -; grazie a tutti gli sponsor. Noi siamo pronti ad andare avanti ancora”.

e.c.