Lo spezzino Christian Monacizzo è arrivato a Varese la scorsa estate dopo un’ottima stagione in Serie D con la maglia dell’Imolese. Cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, dove è approdato all’età di 14 anni e vi è rimasto 6 stagioni, il classe 1991 vanta anche molta esperienza in Serie C, campionato in cui ha giocato tre stagioni.

07 varese-pavia monacizzoQual è stata la tua annata migliore?
«Dopo gli anni all’Atalanta ho girato un po’ e fatto del saliscendi tra D e Lega Pro. L’anno che ricordo più volentieri è quello a Sestri Levante, in Serie D. Anche se siamo arrivati secondi è stato un campionato fantastico, si era creata un’alchimia importante a livello di gruppo».

Quali sono i tuoi punti di forza?
«Ho sempre giocato a centrocampo sin da piccolo e penso oramai di avere abbastanza esperienza. Il mio idolo è Iniesta».

Come mai indossi il numero 14?
«È stata una scelta casuale. Mi piaceva il 5, ma era già del capitano Ferri».

A Varese ti aspettavi tutta un’altra esperienza…
«Purtroppo quest’anno ci sta andando tutto male, non ci gira per niente bene».

Come spieghi un cammino del genere?
«È capitato troppo spesso, l’ultima volta domenica scorsa, che alla prima occasione gli avversari ci fanno gol e invece noi abbiamo bisogno sempre di qualche occasione in più per trovare la porta. Prima del gol della Folgore Caratese avevamo collezionato due azioni importanti. Sicuramente c’è rammarico per queste cose, vedi il tiro di Zazzi col Borgosesia che si infrange sul palo. Un vero peccato non raccogliere risultati nonostante le prestazioni».

19 va-arconatese  palazzolo monacizzoLa rosa è totalmente cambiata e tu sei tra i pochi ad essere riuscito a dare sempre garanzie…
«In questo momento faccio fatica a parlare a livello personale. Quando il risultato di squadra non è come ci si aspettava non posso dire di essere contento. Non siamo per niente soddisfatti per la classifica».

Considerati gli obiettivi iniziali, fa molto strano doversi guardare le spalle…
«È vero, ma il campionato è lungo. La possibilità di riprenderci c’è, ma dobbiamo pedalare già da domenica».

Il prossimo avversario è il Seregno, tu e Palazzolo, squalificati, non ci sarete. Cosa pensi dell’avversario?
«Non lo conosco molto bene, ma ho visto che ha saputo mettere in difficoltà le squadre più blasonate. La loro classifica li penalizza troppo, esattamente come noi. Ogni partita non è semplice da affrontare; se vogliamo vincere dobbiamo lottare e dare il massimo».

La crisi finanziaria del club non aiuta…
«Purtroppo è umano dare un occhio anche a quello che ci circonda fuori dal campo, ma noi cerchiamo di rimanere concentrati e di fare il nostro lavoro. Quello che succederà è di competenza di altre persone; a noi non deve interessare».

Trascorse 15 giornate, qual è il tuo parere sulle squadre che sono in testa?
«Sinceramente tutta questa differenza con noi non l’ho vista. Quando ci siamo affrontati siamo stati alla pari e abbiamo un grande rammarico per non essere riusciti a fare un passo in avanti».

Elisa Cascioli