Il girone C del campionato autunnale categoria Giovanissimi 2004 è stato dominato dall’Insubria di Davide Giubilini che ha chiuso il torneo con dieci vittorie in altrettante partite e all’attivo ben 73 reti segnate contro le sole 5 subite.
Mister, al netto di un campionato autunnale dominato, come valuta il percorso di cresciate della propria squadra?
“Sono soddisfatto, stiamo crescendo. Questo è un gruppo che ho preso all’inizio di questa stagione ed è formato da ragazzi di alto livello tecnico. Ho dovuto solamente proseguire il lavoro nel solco di quanto svolto in precedenza”.
Quali criteri didattici e di programma ha adottato con la sua squadra?
“Nelle tre sedute di allenamento settimanali ho sempre proposto ai ragazzi situazioni integrate, miscelando aspetti di tecnica individuale e collettiva ad aspetti tattici. Non mi piace allenare in forma segmentata”.
A gennaio vi aspetta il campionato Regionale. Come preparerà la sua squadra alla nuova competizione?
“Continuerò sulla stessa linea adottata finora, lavorando in modo integrato. Nessun cambio particolare in vista del campionato Regionale”.
La sua formazione, come le altre squadre vittoriose negli altri gironi, non ha avuto avversari nel proprio raggruppamento. Come valuta il livello dei campionati provinciali?
“È un torneo che, così com’è strutturato, è poco formativo. Non confrontandosi con squadre del proprio livello non permette di avere una verifica attendibile di quanto viene fatto in settimana, questo vale sia per le formazioni di vertice, sia per le formazioni meno attrezzate. Servirebbe maggiore uniformità. Questo per permettere a tutti i ragazzi di compiere un percorso di apprendimento e di esperienza adeguato al proprio livello”.
Oltre ad aspetti formativi quali difficoltà può creare la partecipazione a campionati con valori troppo eterogenei?
“Oltre a essere poco probanti e non permettere la verifica del proprio livello di maturazione calcistica, può risultare fuorviante nella percezione che ha di sé il ragazzo e anche la famiglia. C’è il rischio che, soprattutto qualche genitore, pensi di avere un fenomeno in casa”.
Avete integrato l’attività agonistica con altri impegni?
“Quasi sempre ho richiesto ai miei ragazzi il doppio impegno nel fine settimana, affiancando alle partite di campionato incontri amichevoli con formazioni di livello più elevato. Particolarmente positiva dal punto di vista formativo è stata la partecipazione al torneo organizzato dalla società Aldini di Milano”.
Ci sono delle proposte che si sente di fare per apportare un miglioramento all’attuale organizzazione dei campionati giovanili del settore agonistico?
“Ricordo come positiva la formula vigente qualche stagione addietro nella quale tutti i campionati erano di livello regionale. Andrei a riprendere alcuni aspetti organizzativi presenti allora al fine di permettere a tutti i ragazzi, a prescindere dal livello calcistico, di poter far un percorso adeguato alle proprie capacità calcistiche e di crescita”.
RISULTATI E CLASSIFICA GIRONE C
Marco Gasparotto