34 giornate (e 2 confronti diretti) per stabilire le gerarchie. 90’ (o 120’) per confermarle (o ribaltarle). E’ il sale dei playoff. Obiettivo del Ciliverghe: legittimare gli 11 punti di gap in classifica. Missione della Pro Patria? Ovviamente, azzerarli.
Sul campo domenica (ore 16, stadio “Sterilgarda” di Mazzano), i gialloblu bresciani avranno due risultati a disposizione. Per i tigrotti, invece, una sola possibilità: vincere o… vincere. Salvo non dover mettere la parola fine alla stagione. Destini incrociati che avranno come scacchiera tattica un probabile (reciproco) 3-5-2 a specchio. Avrà la meglio l’organizzazione di gioco o la qualità dei singoli? Nell’attesa, proviamo a giocarla attraverso i possibili undici titolari.
Portiere
Lancini (98) Prestito dal Brescia, in forza alla scuderia Di Campli Management, il portiere del Cili è stato vicino a difendere i pali biancoblu l’estate scorsa e (si dice) sia sulla lista dei desideri bustocchi anche per la prossima stagione. I suoi numeri (41 reti subite in 33 presenze, a Pontisola ha giocato il ’99 Poffa) non gli rendono giustizia. Ma mezzi fisici e presenza scenica ne fanno uno degli estremi più promettenti del girone.
Gionta (97) Sul suo conto, le 2 pere dell’andata. Su quello di Monzani, le 3 banane del ritorno. Il numero uno trentino ha innaffiato 11 presenze con 13 gol sul groppone. Javorcic ne ha giustificato la preferenza per ragioni emotive. La pressione dei playoff ci dirà se lo spalatino ha visto giusto.
Difesa
Andriani – M. Minelli – Cortinovis Settima retroguardia del campionato. Quasi 3 volte le reti subite dal Monza (45 contro 17). Un terzo più di quelle della Pro Patria (34). 11 gare con almeno 2 gol al passivo. Insomma, se siete a caccia dei punti di forza, meglio cercare altrove. Infatti, Filippini è passato alla difesa a 3 dopo una manciata di partite. Un po’ come Bonazzi. Il terzetto in questione è stato titolare in 3 delle ultime 4 uscite. Possibile alternativa, Cistana (97) per Cortinovis.
Scuderi (98) – Zaro – Garbini Per il croato in panca, i titolari sono loro. Prima, si erano alternati 10 diversi tris difensivi. Ferraro scalpita. Il suo mestiere potrebbe fare comodo. Ma la continuità di utilizzo è certamente un valore aggiunto.
Esterni
Del Bar (97) – Roma (97) L’ex Mantova è un’ala ideale per il 4-3-3 che ha aperto la stagione. L’altro, un difensore mancino prestato alla corsia. Da non escludere l’ipotesi Cortesi. In quel caso, effetto domino in funzione under.
Piras (97) – Barzaghi (96) Mirto di Sardegna, la migliore tigre di gennaio. Vaprio Express, uno dei segreti del ribaltone autunnale. Poi, appannamento per il primo e pubalgia canaglia per il secondo. Domenica dovranno tornare ai loro standard pre primaverili.
Centrocampo
Vignali – Carobbio – Mozzanica (96) Tosti sono tosti: 12 ammonizioni e 3 espulsioni in 3 (65 e 9 di squadra). C’è chi fa legna (l’ex Vignali, aka il Galera), chi aggiunge 20 anni di carriera sulle montagne russe (Carobbio), chi è anche il quinto marcatore di squadra con 5 reti (Mozzanica). La mediana di Filippini è tutta ciccia e niente fronzoli. Opzione di scorta il serbo Trajkovic.
Colombo – Disabato – Pedone Dido ci mette il fosforo, il fagnanese e l’ex Carrarese gamba e inserimenti. Ricetta semplice. Con il riservista Santic possibile spezia di rinforzo.
Attacco
Galuppini – Bertazzoli Galuppini 23 (o 22, in atto disputa su un gol), Bertazzoli 20. Solo Murano (Savona) con 26 e Biasci (Massese) con 24 hanno messo più palloni in porta dell’ex Feralpi e Lumezzane. Nessuno (in tandem) è però riuscito a fare meglio dei due bomber in oggetto. A segno in 7 gare in coppia, in 19 singolarmente, 19 anche le reti decisive. Allo “Sterilgarda” poi, un’autentica sentenza: 24 reti su 42 totali. A bersaglio in 13 partite su 17 (5 in coppia). Della serie, in casa partono dall’1-0 a loro favore.
Gherardi – Santana Statisticamente Marito ha fatto più che il suo: 12 reti, 7 decisive, altrettante per aprire le marcature. E’ mancato (in termini produttivi), il cast di supporto. Con Bortoluz a scartamento ridotto, meglio Gherardi o Cappai? Probabilmente, questo è l’unico vero dubbio. Da sciogliere solo all’ultimo.
Panchina
Emanuele Filippini A differenza del collega (ed ex compagno), domenica a Pontisola ha risparmiato i diffidati. Il risultato contava infatti poco o nulla. “Senza testa, non si vince”, ha confessato poi a caldo. Ma ha anche aggiunto: “Con la Pro Patria vedrete il vero Cili”. La stagione gialloblu rimane straordinaria e con 2,14 i bresciani hanno il miglior coefficiente della Serie D in funzione ripescaggio (biancoblu ventesimi a 1,82). Comunque vada, dopo l’esonero a Lumezzane del gemello Antonio, almeno la sfida in famiglia quest’anno è tutta dalla parte di Emanuele.
Ivan Javorcic Per 3 anni compagni di squadra, per 2 “vicini di banco” nel Settore Giovanile. Per Ivan Pensiero Unico Javorcic, l’extra motivazione arriva dal passato in comune con Filippini nel Brescia. Come biglietto da visita, 7 punti in 3 partite ed un impatto fuori discussione. Ma quello era solo l’aperitivo. Il piatto forte arriva adesso.
Giovanni Castiglioni