Ci siamo: domenica prossima allo stadio “Alfredo D’Albertas” di Gozzano andrà in scena la super-sfida tra le prime due della classe. La Caronnese arriva lanciatissima all’appuntamento: la corazzata di Aldo Monza non subisce gol da sei partite ed è l’unica squadra della serie D (insieme al Ponsacco e al Rieti) a non aver mai perso in campionato. Di contro il Gozzano non sta attraversando il momento migliore della stagione e il successo contro il fanalino di coda Derthona ha solo parzialmente riscattato le sconfitte contro Pro Sesto e Como.

05 varese-gozzano 1-0Ciò che è certo è che finora Caronnese e Gozzano sono state le autentiche mattatrici del campionato, nonché le migliori difese del girone A con solo 10 gol subìti: “Da questo punto di vista siamo abbastanza simili – fa notare Gaburro –. Siamo due squadre complete: gli attaccanti segnano con continuità e ognuno dà il suo contributo in fase difensiva. Purtroppo nelle ultime partite noi abbiamo subìto un po’ troppo e le sconfitte contro Pro Sesto e Como, per quanto siano stata partite giocate alla pari, hanno influito in negativo sul morale della squadra. Difatti sabato contro il Derthona sembravamo scarichi mentalmente e siamo riusciti a sbloccare il match solo nel finale; è stata comunque una vittoria importante, ma è innegabile che i nostri avversari arrivino più lanciati. Mi aspetto una partita bloccata: la Caronnese tiene spesso il baricentro basso e prova a colpire sfruttando gli spazi; noi dovremo essere bravi a rispondere con la stessa moneta per cui la squadra che per prima riuscirà ad imbrigliare l’altra potrebbe ipotecare la partita. Se potessi togliere qualcuno a Monza? Beh, sceglierei Corno perché è un giocatore importante, che conosco e ho avuto il piacere di allenare lo scorso anno, e che in partite del genere può fare la differenza”.

Per Gaburro è infatti la prima sfida da ex della Caronnese: Ho ottimi ricordi della mia esperienza a Caronno; è stata una stagione positiva nonché un passo importante per la mia carriera dato che la Caronnese è una società seria, forte, che riesce ogni anno a confermarsi nelle zone nobili della classifica. Indubbiamente la stagione scorsa è stata anche molto faticosa e le difficoltà incontrate durante l’anno hanno portato entrambe le parti alla decisione di proseguire su strade differenti; ciononostante il rapporto con la società resta ottimo, ma ora penso solo al Gozzano”.

20 varese-caronneseNonostante il periodo non ottimale dei cusiani Aldo Monza tiene alta la concentrazione della sua Caronnese: Il Gozzano non ha punti deboli: Capogna è un ottimo attaccante, Perez e Guitto sono centrocampisti di livello assoluto, mentre il loro ultimo acquisto Evans è un prezioso jolly; in più Carboni, Emiliano e Mikhaylovskiy sono delle garanzie per quanto riguarda la difesa. Se proprio dovessi togliergli qualcuno sceglierei Perez perché è il fulcro del loro gioco, ma qualunque giocatore del Gozzano può fare la differenza. Per quanto ci riguarda, invece, il punto di forza della Caronnese è il gruppo dato che ognuno è consapevole di doversi sacrificare per aiutare gli altri. Fisicamente e psicologicamente stiamo molto bene: domenica mancherà di sicuro Pesce, mentre conto di poter recuperare Parisi”.

Al termine della roboante vittoria di domenica scorsa contro l’Inveruno Federico Corno aveva descritto la sfida al Gozzano come una bella partita, ma non decisiva ai fini del campionato. Mister Monza non potrebbe essere più d’accordo: Manca ancora molto alla fine della stagione, troppo; per questo motivo non sarà un match decisivo e non temo alcun tipo di ripercussione qualunque sia il risultato finale. Ho la fortuna di allenare un gruppo di ragazzi intelligenti: senza bisogno del mio aiuto sanno che in caso di vittoria non bisognerà adagiarsi sugli allori e, viceversa, in caso di sconfitta non ci abbatteremo, ma ripartiremo con la consapevolezza di essere comunque una grande squadra ancora in vetta alla classifica”.

Per cui che partita si aspetta Aldo Monza? Mi aspetto una bella partita – conclude il tecnico della Caronnese – ma inevitabilmente difficile e condita da un po’ di tensione. Mi aspetto una bella cornice di pubblico e non sarà facile giocare su un campo che solo il Como è riuscito ad espugnare. Noi cercheremo di fare il nostro gioco senza venire condizionati dall’ambiente, rispettando gli avversari, ma senza esserne intimoriti”.

Matteo Carraro