L’estate della Red October è stata costellata di avvenimenti tumultuosi – tra cui l’abbandono della panchina del club da parte di Carlo Recalcati – che hanno portato dubbi su una formazione che, sulla carta, ha in realtà parecchio talento. L’ultimo avvenimento in casa Cantù è stato l’avvicendamento che ha portato il vice Marco Sodini al ruolo di head coach e l’ex allenatore KyryllBolshakov al ruolo di vice. Sul campo la Red October ha reagito bene alla vicenda, ottenendo un larghissimo successo contro Cremona.

Nel reparto esterni Sodini può contare su due elementi di grande valore come Jaime Smith (16 punti e 5 assist di media) e RandyCulpepper (14 punti e 4 assist): il primo è un playmaker di grande esperienza, il secondo è un attaccante completo con tanti punti nelle mani. Elemento affidabile è Jeremy Chappell (17 punti, 3 rimbalzi e 2.5 assist), giocatore che può fare la differenza sulle due metà campo. Non è partito bene in questa stagione Charles Thomas (6.5 punti e 3 rimbalzi), che però è un veterano dei campionati europei.

Sotto canestro c’è anche Christian Burns (13.5 punti e 11 rimbalzi), che in estate ha anche vestito la maglia della nazionale per Eurobasket. Ottimo anche l’impatto iniziale che ha avuto Andrea Crosariol (9.5 punti, 4.5 rimbalzi e 2.5 stoppate): dopo la grande annata vissuta a Pistoia, il centro sembra aver trovato la sua dimensione sul campo. Si alzano poi dalla panchina Michael Qualls (7 punti settimana scorsa all’esordio) e la combo guard italiana David Cournooh (5 punti e 2.5 assist). Completano il rosterSalvatore Parrillo, Giacomo Maspero e Davide Raucci. Cantù è una squadra di grande talento offensivo e che può opporre alla sua avversaria una taglia fisica in grado di fare la differenza soprattutto nel pitturato.

114220_smithinentrataOcchio a… Jaime Smith – Jaime Smith è nato a Birmingham (Alabama) l’11 luglio 1989. È fratello di Joe, che in Italia ha vestito le maglie di Montecatini, Biella (per tre stagioni), Rieti (con cui ha ottenuto la promozione in A1) e Reggio Emilia. Jaime ha giocato in Division II al college: per quattro anni è stato playmaker della University of Alabama in Huntsville. Dopo l’esperienza universitaria Smith è arrivato in Portogallo al Lusitania (21.1 punti e 5.5 assist di media), prima di tentare la carta svizzera con Fribourg (15.3 punti e 4.7 assist a partita).

La svolta della sua carriera è arrivata con la stagione 2015/2016 a Liegi in Belgio, che gli ha permesso di guadagnarsi la chiamata da parte degli ucraini del Khimik: con questa maglia ha fatto il suo esordio a livello continentale, disputando a 17.6 punti e 4.6 assist di media la scorsa edizione della Basketball Champions League. Smith in carriera ha dimostrato grandi doti realizzative, con alte percentuali dal campo e soprattutto dall’arco. Il playmaker canturino, inoltre, sa anche innescare i suoi compagni.

Filippo Antonelli