Con la nuova stagione che si avvicina e con un mercato che sta rapidamente delineando la composizione della Varese che verrà, il d.g. biancorosso Claudio Coldebella ha incontrato i rappresentanti dei media varesini per fornire un quadro della situazione attuale. Partendo dai ringraziamenti – sull’onda del successo della prima fase di campagna abbonamenti e del rinnovo dello sponsor Openjobmetis – verso chi ha dimostrato di credere nel progetto.

Nella ‘chiacchierata’ che si è tenuta questa mattina con tutta la stampa locale varesina, il direttore generale è partito dagli argomenti che hanno tenuto banco sulla stampa nel corso del mese di giugno. Risolta la questione sponsor, si è poi parlato del budget: economicamente Varese non sarà una potenza nella prossima Serie A, ma questo a fronte di una ottimizzazione delle risorse finalizzata ad evitare che si spenda oltre le reali possibilità.

Un fattore che – Coldebella ci ha tenuto più volte a rimarcarlo – non intacca la fiducia della società nelle chance di disputare una stagione di buon livello, di modo da cancellare le delusioni delle ultime annate. In Piazza Monte Grappa si lavora nella direzione di costruire un gruppo solido e con un’identità di gioco ben precisa, che può funzionare a patto che si abbia coscienza delle potenzialità e che l’ambiente rimanga compatto. Una squadra di «brutti, sporchi e cattivi», per usare le parole del direttore generale.

Il mercato, dunque, non vedrà il club biancorosso fare il passo più lungo della gamba: a partire dalle situazioni di Eyenga ed Anosike, per cui la porta rimane aperta almeno fino a quando Pallacanestro Varese non troverà rimpiazzi adeguati. L’offerta, per entrambi, è al rialzo rispetto alla passata stagione, ma al momento c’è ancora distanza rispetto alle richieste dei due giocatori.

Al 99% si cambierà playmaker perché Eric Maynor, il cui contratto dell’anno scorso ha rappresentato un esborso tutt’altro che notevole rispetto alla resa del girone di ritorno, ha intenzione di rilanciarsi a livelli più alti anche dal punto di vista economico. La ricerca in sostanza – pur tenendo presente che Pelle potrebbe lasciare la squadra in caso di offerte nel prossimo mese – si concentrerà sui ruoli di playmaker, ala piccola e centro.

La linea tracciata dalla società è chiara e ben individuabile: si cercano giocatori con grinta, fame, capacità di giocare alla Trento (un caso presentato, al pari di quello di Pistoia, come un modello da seguire) e voglia di mettersi in gioco. Oltretutto gli elementi che hanno firmato fino ad ora – Waller, Okoye, Ferrero, Tambone e Natali – hanno un contratto biennale che permette una progettualità, pur essendo presenti uscite in favore della società al termine della stagione.

Insomma, la Varese che scenderà in campo nella prossima stagione sarà una squadra probabilmente senza grandi nomi, ma che metterà il cuore sul parquet e che dovrà rappresentare un collettivo più che una somma di singole individualità. Un progetto interessante e realistico, in linea con le possibilità economiche del club, che – assicura Coldebella – potrebbe regalare parecchie soddisfazioni se si verificassero le giuste condizioni.

Fiducia e senso di responsabilità, in conclusione, sono le due chiavi che dovranno accompagnare ogni scelta. Bisogna operare tenendo sotto controllo la situazione economica del club, senza però che questo costituisca un limite nella definizione degli obiettivi e nella fiducia da riporre nei confronti della squadra. Masnago d’altronde – e i dati della prima fase di campagna abbonamenti lo dimostrano – ha già risposto presente.

Filippo Antonelli