Il momento della verità è alla fine arrivato per la Openjobmetis. Con undici gare di campionato ancora da disputare e un ultimo posto in classifica da lasciare alle spalle al più presto, Varese non ha più la possibilità di sbagliare tra le mura amiche. Le cinque partite interne che mancano ai biancorossi da qui a fine campionato vanno sfruttate per aggiungere punti agli appena dieci conquistati fino ad ora. Il PALA2A, al momento, non incute più alle avversarie quel timore reverenziale che è fondamentale per partire in vantaggio negli scontri diretti. Troppe squadre (sette su dieci in campionato) lo hanno violato.

Occorre ripartire proprio da qui: dal campo di casa e dalla necessità di renderlo un fortino inespugnabile, come era in passato. La corsa verso la salvezza passa dalla capacità di invertire il trend nelle gare disputate a Masnago. Anche perché, in questi casi, una vittoria può essere decisiva per il morale e per le convinzioni e potrebbe dunque aiutare ad affrontare al meglio anche gare esterne complicate come quelle che si prospettano per Cavaliero e compagni nelle prossime settimane. Il PALA2A dev’essere la base da cui parte un rush finale con cui Varese intende mantenere la categoria.

Il tempo delle riflessioni e dei giudizi deve arrivare ed inevitabilmente arriverà, ma non è questo. I biancorossi hanno l’obbligo di affrontare la gara con Pistoia (uscita sconfitta, quest’anno, da otto trasferte su nove) con la convinzione e la fiducia di poter ottenere un risultato. Il livello delle prestazioni si è alzato nell’ultimo mese, ma i punti in classifica – ad eccezione della bella vittoria a Caserta – hanno continuato a non arrivare. E alla fine di un campionato, sono quelli – e soltanto quelli – a fare la differenza tra chi resta in Serie A e chi affronta l’inferno della retrocessone. La The Flexx non è una diretta concorrente di Varese, ma in questa partita sembra esserci comunque in palio qualcosa di più di due semplici punti.

Filippo Antonelli