Domenica prossima il Varese renderà visita al Pinerolo che il 16 ottobre scorso al “Franco Ossola” tenne a battesimo la nuova avventura di Francesco Baiano. Non fu un avvio facile per lo storico “secondo” di Beppe Sannino: i biancorossi scesero in campo contratti e al ritorno negli spogliatoi per l’intervallo si presero anche qualche fischio. Il risultato si sbloccò, a favore del Varese, solo nella seconda metà della ripresa: al 27’ un delizioso assist di Federico Zazzi (quanto ci manca!) mandò in rete Rolando e cinque minuti dopo, sfruttando un traversone dalla linea di fondo di Luca Piraccini, Marco Giovio, dal limite dell’area piccola, trafisse il portiere avversario con un  preciso colpo di testa. Finì dunque 2 a 0, con i fischi dell’intervallo trasformati in applausi per Ciccio Baiano e i suoi ragazzi. Un prolungato applauso salutò anche l’uscita dal campo dell’attaccante avversario gasbarroniAndrea Gasbarroni che a Varese, pur avendo giocato in biancorosso una sola stagione, ha lasciato un ottimo ricordo. Proveniente dal settore giovanile della Juventus, l’allora ventenne Gasbarronisi conquistò subito un posto da titolare nella squadra allenata da Mario Beretta, mettendo a segno sei reti nei 28 incontri disputati. Dopo un’eccellente carriera, nel corso della quale ha contribuito alle promozione in serie A della Sampdoria, a cui la Juve lo prestò dopo l’esame di maturità in biancorosso, e del Palermo di Zamparini, che lo riscattò per una cifra di poco inferiore ai tre milioni di euro, Gasbarroni è tornato a casa (è nato a Torino nel 1981). Nella sua bacheca brilla la medaglia di bronzo, impreziosita da quella di Cavaliere della Repubblica, conquistata con la nazionale olimpica nel torneo di Atene 2004.

Il Pinerolo, fondato nel 1918, al termine della Grande Guerra, ha ottenuto i suoi migliori risultati a cavallo del secondo conflitto mondiale, quando disputò ben otto campionati di serie C.  Immediatamente prima di quel periodo, tra il 1932 e il 1935, il club subalpino affrontò il Varese in tre doppi confronti nel campionato di Prima Divisione, terzo livello del calcio nazionale prima della riforma che istituì la serie C. Nella stagione 1932/33 i piemontesi persero allo stadio delle Bettole per una rete a zero (4 dicembre) ma vinsero l’incontro di ritorno in casa (26 marzo) con il risultato di 2 a 1. Doppio pareggio  nella stagione successiva (2 a 2 a Pinerolo e 0 a 0 a Varese).  Squadre entrambe “corsare” nella stagione 1934/35: il Pinerolo espugnò con una sola rete il campo varesino il 27 gennaio 1935 mentre i biancorossi vinsero per 2-1 la partita di ritorno, disputata il 26 maggio in Piemonte.

La squadra che riceverà i biancorossi allo stadio “Luigi Barbieri” ha una gran fame di risultati positivi. Attualmente occupa infatti la quart’ultima posizione  insieme con la Varesina. I 21 punti conquistati finora dai biancoblù sono il frutto di cinque sole vittorie  e sei pareggi a fronte di ben dodici sconfitte, cinque delle quali subite sul terreno amico. Al “Luigi Barbieri” hanno fatto bottino pieno il Cuneo (4-1), la Pro Settimo (4-3), il Legnano (1-0), la Pro Sesto (3-1) e il Borgosesia (2-1), mentre i subalpini sono stati corsari solo alla terza giornata del girone d’andata quando, con una rete di scarto, violarono il campo della Folgore Caratese. Nell’ultima giornata il Pinerolo ha fatto un favore al Varese costringendo al pareggio (0-0) sul proprio terreno il Cuneo di mister Iacolino, impedendogli così di prendere la testa solitaria della graduatoria. Capocannoniere dei biancoblù è Bryan Gioè, autore di dodici reti, il doppio di quelle segnate dall’ex biancorosso Gasbarroni.

f.b.