Si conclude con un pokerissimo la lunga esperienza di Francesco Luoni al Varese. Il difensore nato e cresciuto nella Città Giardino sveste la maglia che ha indossato per cinque stagioni, in periodi e categorie differenti. Se è un addio o un arrivederci lo dirà solo il tempo. Il classe 1988 esordì giovanissimo in prima squadra nel campionato di C2 stagione 2006/2007 in cui collezionò 3 presenze; l’anno dopo, sempre in C2, giocò 29 partite e poi approdò in Serie B all’Albinoleffe.
Sei anni dopo (stagione 2014/2015) il suo ritorno a casa con il Varese in Serie B, una stagione difficilissima tra sconfitte, cambi e ritorni in panchina, crisi societaria e infine retrocessione più fallimento. L’anno dopo, in Eccellenza, il capitano è l’unico “sopravvissuto” di quella squadra.

Straordinaria vittoria del campionato e poi eccoci alla Serie D appena
conclusa con un po’ di amarezza.
“Volevamo tornare in fretta tra i professionisti e non ci siamo riusciti. Tuttavia ci abbiamo provato sino all’ultimo affrontando con un grande gruppo sia gli avversari che gli scossoni societari”.

Cosa che avevi già vissuto…
“L’esperienza in B è stata molto diversa perché lì i problemi c’erano in partenza. La situazione la si conosceva già e l’obiettivo era lottare per salvarsi e sopravvivere. Quest’anno invece sono arrivati come un fulmine a ciel sereno nel bel mezzo della stagione in cui sei chiamato a vincere; è molto diverso”.

Quale il rammarico più grande?
“Perdere un campionato ci sta, ma la sconfitta in finale playoff non mi va ancora giù”.

Bilancio personale?
“Annata un po’ altalenante, condizionata da un infortunio al ginocchio. Ci ho messo un po’ a riprendermi e nel frattempo la squadra aveva trovato la sua quadratura. Sono rientrato in scena nel girone di ritorno, potevamo fare di più”.

Cosa lascia un’esperienza così lunga?
“A Varese ho vissuto anni intensi, alcuni bellissimi, altri complicati e rifarei tutto perché è proprio nelle difficoltà che si cresce”.

Capitolo futuro… lontano da Varese, ma non troppo (Lecco)?
“Ho parlato con la società e il direttore sportivo è stato molto chiaro. Non rientro più nei piani, hanno fatto altre scelte ed è giusto che si così. Mi sto guardando intorno, ho alcune offerte in ballo in Serie D”.

Dove?
“Più o meno in zona”.

Dunque potrebbe ritrovare il Varese da avversario…
“Dipenderà dai gironi, non lo so. Ma sarebbe una bella sfida per me”.

La strada con Gazo si dividerà?
“Non lo so, spero di no. Di sicuro non smetterà il nostro rapporto di grande amicizia”.

Elisa Cascioli