Chi ha paura d’esporsi. E chi no. Chi teme il pronostico. E chi no. Alla categoria dei “e chi no” appartiene senza dubbio alcuno Marco Novati. Infatti, nel presentare la stagione 2017-2018 il general manager della IMO Saronno non fa certo il doppiogiochista e papale, papale, lancia la volata della sua squadra.
“Nascondermi dietro ai vetri non mi è mai piaciuto. Tanto meno, mi piace travisare la realtà. Per queste ragioni – spiega Novati -, dico che la mia squadra si prenota per un campionato di alto livello e indico nel raggiungimento dei primi tre posti l’obiettivo minimo per la stagione regolare. Poi, come sempre, cosa succederà nella rumba dei playoff non è mai pronosticabile”.

Traguardi limpidi: finalmente qualcuno che si esprime con chiarezza.
“Penso sia del tutto legittimo indicare la mia Robur Saronno come una delle favorite del prossimo campionato. Del resto il nostro gruppo, già competitivo lo scorso anno, oggi appare decisamente più forte ed attrezzato grazie alle conferme di giocatori di alto profilo a cui in sede di mercato estivo se ne sono aggiunti altri di elevata caratura tecnica e fisica. Così, alla felicità per essere riusciti a trattenere Novati, Alessandro Gurioli, Cacciani e Danelutti – tutti elementi iper richiesti – si aggiunge quella generata dai “colpacci” Politi e Mariani. Il tutto per un roster che, completato al meglio da Leva, Furlanetto, dal ritorno di un elemento esperto come Ezio De Piccoli che agirà da nono senior e dai giovani Dahoui, Tresso, e Turatti, a mio parere (non solo mio, in realtà…) merita di essere collocato in primissima fascia”.

Non contenti dei giocatori, avete arricchito anche lo staff tecnico con un colpo da “prima pagina”.
“Proprio così: l’arrivo di un coach del calibro di Massimo Bianchi, che vanta esperienze “vere” come capo-allenatore in serie A a Reggio Calabria, Teramo, Imola e così via mi sembra sia passato sotto traccia, mentre dal mio punto di vista costituirà un importante “upgrade” per tutto il nostro settore tecnico. Bianchi, agirà da “senior assistant” per coach Michele Crugnola e metterà al servizio del nostro settore giovanile le sue grandi qualità come coach ed ex-giocatore (non tutti forse conoscono Massimino come fosforico e spettacolare playmaker della classe 1955 nelle giovanili dell’Olimpia Milano, ndr). Insomma – conclude il dirigente saronnese con una nota polemica totalmente condivisibile -, non fosse per la formula davvero sbagliata, complicata e inutilmente macchinosa, ci sarebbero i presupposti per annunciare una stagione tutta da vivere”.

Massimo Turconi