Alla vigilia della terza giornata di campionato per il Cassano HC di mister Kolec, in trasferta contro Malo (30 settembre ore 19:00), i riflettori sono puntati su due protagonisti assoluti di queste prime giornate: i portieri Ivan Ilic e Marco Calandrino.

 Cosa ti ha appassiona della Pallamano?
Ilic: “La dinamicità e velocita di gioco, tanti tiri e imprevedibilità”.
Calandrino: Della pallamano dal primo giorno mi ha appassionato il gioco di squadra, l’agonismo e la semplicità di divertirsi con delle persone che oltre ad essere dei compagni di squadra, con il tempo, sono diventati grandi amici. DA QUANDO INIZI A PRATICARE QUESTO SPORT NON NE POTRAI MAI FARE A MENO.

Perché proprio in porta?
Ilic: “Per come sono fatto non potrei scrgliere il ruolo migliore. Poi è di “famiglia”, mio padre ha militato nelle squadre di calcio come portiere”.
Calandrino: “In porta perché all’età di 13 anni quando ho iniziato a giocare ero in competizione con un mio amico: entrambi avevamo iniziato a giocare fuori , poi lui ha deciso di fare il portiere e poco dopo anche io. Da quel momento ho capito che quello era il mio ruolo!”

A che grande campione ti ispiri e perchè?
Ilic: “Nessuno in particolare, cerco di capire e apprendere le cose buone da tutti”.
Calandrino: “Il campione al quale mi sono sempre ispirato è Thierry Omeyer. Per me lui è il top ed è uno dei portieri più forti al mondo: tecnica, esplosività, aggressività, concentrazione, un campione finito e perciò da sempre mi sono ispirato a lui”.

Quale qualità ruberesti al tuo collega di ruolo del Cassano?
Ilic: “La pazzia” – ride.
Calandrino: “Ovvio gli ruberei l’altezza – scherza – A parte gli scherzi gli ruberei la sua agilità nel fare le parate a pelle d’orso e mezza altezza incredibili”.

Cosa pensi dell’altro?
Ilic: “È un amico oltre ad essere una bravissima persona e portiere. Tanta stima per il lavoro quotidiano svolto con gli allenamenti serali”.
Calandrino: “Ivan per me è stato sempre un grande esempio: serietà, costanza e duro allenamento. Lo ritengo uno dei portieri più forti che ci sono in Italia (peccato per i suoi infortuni )però sono sicuro che quest’anno insieme faremo un gran campionato”.

 “Ho chiesto alla società di averli, loro sono giocatori che hanno fame di riscatto” ha parlato in questi termini di voi mister Kolec.
Ilic: “Si, io arrivo da un’annata buia dopo l’infortunio e avevo bisogno di dimostrare a tutti e anche a me stesso di potercela fare ad alto livello. Lui dopo tanti anni in serie ‘minori’ giocate ad alto livello si è meritato la chance nella massima categoria. Possiamo solo fare cose belle assieme”.
Calandrino: “Ringrazio Kolec, come ho già detto, lui e la società mi hanno dato questa possibilità e io cercherò di sfruttarla al meglio. Questo era un mio obiettivo nella pallamano e finalmente sono qui e per adesso sta andando bene!”

Dove pensi possa arrivare il Cassano in questo campionato?
Ilic:
“Siamo partiti non male. Rimaniamo con i piedi per terra e lavoriamo duro. Alla fine tireremo le somme. Comunque nelle prime posizioni che contano per rimanere nella massima serie l’anno prossimo”.
Calandrino: “Ovvio io penso che il Cassano possa arrivare in alto sicuro nelle prime 4 posizioni, bisogna solo ascoltare l’allenatore e, come dico io, sempre giocare con la testa, le gambe e il cuore… i risultati arriveranno da soli”.

Cosa ti fa più imbestialire durante una partita?
Ilic: “Un rimpallo dopo una parata andato nelle mani degli avversari”.
Calandrino: “Mi fa imbestialire quando fanno male ad un mio compagno di squadra, come è successo ad esempio sabato a Ivan Scisci ed ero infuriato”.

Un pregio e un difetto di questo Cassano.
Ilic:“La giovane età e la giovane età”.
Calandrino: “Il pregio del Cassano di quest’anno a mio parere è il gruppo e ne sono convinto, l’unione fa la forza. Un difetto forse è la poca esperienza di alcuni giovani ma credo in loro e so che faranno bene”.

Cosa ti rende orgoglioso in generale nella vita?
Ilic: “Le mie origini e la mia famiglia”.
Calandrino: “La mia famiglia mi rende orgoglioso ogni giorno quando arrivò a casa da lavoro e poi da allenamento ci sono loro che mi danno la forza di far tutto ringrazio loro il mio amore Federica e la mia piccola Maya”.

Tu Ivan sei padre di due bimbe, Mia e Nina;  tu Marco, da solo un anno, sei papà di Maya, le faresti giocare a pallamano?
Ilic:
“Al momento cerco di trasmettergli la passione e educazione sportiva in generale per lo sport. Sviluppo completto col nuoto. Poi una volta ‘grandi’ deciderano loro cosa vogliono fare”
Calandrino: “Certo che la farei giocare (le sto già insegnando a tirare con la sinistra – ride) comunque Maya deciderà che sport fare ed ovvio se giocherà a pallamano la seguirò sempre”.

 Fai un augurio alla tua squadra.
Ilic:
“Un in bocca al lupo a tutti miei compagni  per questa stagione che può regalarci tantissime emozioni”. Calandrino: “Ragazzi il miglior augurio per tutti noi è di vincere più partite possibili, sono convinto che insieme possiamo ottenere dei grandi risultati basta volerlo e crederci fino in fondo. Vorrei ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno contribuito alla mia crescita: dalle varie società in cui ho giocato, agli allenatori e ai singoli giocatori ognuno di loro ha contribuito al mio miglioramento, sia come pallamanista, che come persona al di fuori dal campo da gioco. Grazie”.

Federica Scutellà
(foto Davide Bianchi)