La parola d’ordine è una e una sola. Non guardare la classifica. Almeno per Ivan Javorcic che si gode tre punti che valgono doppio e la testa della classifica. A sua insaputa: “Non conosco gli altri risultati. Ve lo posso garantire. Penso però che il campionato stia mandando dei messaggi. Stiamo attenti”. Tensione ancora altissima per una gara aperta sino allo scadere: “Siamo una squadra di forti emozioni. Uscire con 7 punti da questo trittico significa avere degli attributi. L’arbitro? Fa parte del gioco. Bisogna essere bravi ad andare oltre”. Decide Santana. Sai che notizia…: “Mario è determinante. Inutile però parlarne ogni volta. E’ supportato da ragazzi che danno tutto ogni partita. Sul suo problema fisico è presto per parlare. Oggi abbiamo portato avanti la partita per troppo tempo sul pari. Sapevamo che così si sarebbe complicata”. Ultime parole sul cambio in porta: “E’ una cosa voluta. E’ stato fatto un grande lavoro e Mangano ci ha convinto a puntare su di lui. Mercoledì era giusto invece confermare Guadagnin”, e su Ghioldi, prodotto del vivaio all’esordio in un momento delicatissimo: “Oggi non gli ho fatto un favore…ma era da tempo che lo volevo mettere”.

Interpretazione autentica sul rosso a Bortoluz? La fornisce Ivo Molnar: “Penso che il secondo giallo sia arrivato perché Elia si è arrampicato sulla recinzione”. Insomma, espulsione per eccesso di esultanza. Converrà prendere nota. Sul match la lettura è lineare: “Non è stato facile. Abbiamo fatto il nostro gioco. Quello che è successo con il Pontisola ci è servito da lezione”. Con il fiumano in campo 2 reti subite in 562’. Senza, 4 in 248’. Coincidenze? “Non spetta a me dirlo. Il mister mi chiede soprattutto di curare la marcatura. Diciamo che forse sono il più “difensore” tra i giocatori in rosa”. Ma la classifica si guarda oppure no? “Meglio di no. Andiamo avanti. La guarderemo a marzo”. Un’occhiata, però, sarebbe anche il caso di darla.       
  
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Giovanni Castiglioni