La Cimberio Handicap Sport non andrà in Turchia per disputare la fase finale della Willi Brinkmann Cup, in calendario nella città di Yalova dal 27 al 30 aprile.
La squadra varesina si era guadagnata la qualificazione a questo appuntamento giungendo al quarto posto in un concentramento disputato nello scorso mese di febbraio in Germania. “Alla base della nostra decisione – spiega il presidente Carlo Marinello – ci sono motivi legati alla sicurezza: la Turchia non è al momento il paese più tranquillo e francamente io e gli altri dirigenti non ce la siamo sentita di costringere i giocatori a questa trasferta. Una decisione del resto condivisa anche dalla Millennium Padova, nostra ultima avversaria in campionato, che come noi aveva guadagnato la qualificazione alla nostra stessa final eight in un altro round robin. Abbiamo interpellato dapprima la nostra Federazione, il ministero degli Esteri non ci ha sconsigliato il viaggio ma ci ha confermato che la Turchia in questo momento è da considerare tra le zone più calde del pianeta, così abbiamo comunicato la nostra rinuncia alla IWFB, la Federazione internazionale”.

Al posto della Cimberio Handicap Sport giocherà in Turchia la squadra israeliana dell’Ilan Ramat Gan, che in Germania si era classificata immediatamente alle spalle di Roncari e compagni, e la cosa suona un po’ come una beffa… Carlo Marinello non lo ammette esplicitamente, ma alla base della scelta c’è stato anche l’aspetto economico: in Germania la squadra guidata da Emanuele Pruneri aveva giocato grazie anche al contributo di una azienda vicentina della galassia di Gianfranco Ponti; ma quella trasferta, effettuata con alcuni pulmini, era costata poche migliaia di euro. “Il maggiore rincrescimento per la nostra scelta è nei confronti dei ragazzi – aggiunge il presidente – che avevano conquistato sul campo il diritto ad andare in Turchia ma che vogliamo assolutamente tutelare. Non nego poi che la trasferta a Yalova sarebbe costata non meno di 10.000 euro, una cifra che avrebbe comportato notevoli sacrifici. Si dirà che, nel momento in cui si accetta di prendere parte a una manifestazione internazionale, bisogna anche essere pronti a sostenere i relativi oneri ma, come ho detto, la nostra priorità è stata in questo caso la tutela dei nostri tesserati”.

Carlo Marinello considera positivamente la stagione che dunque si è chiusa con la vittoria in campionato ai danni della Millennium Padova: “Non dobbiamo fare confronti con la nostra eccezionale prima stagione al ritorno in serie A, cioè quella di tre anni fa – precisa subito – per cui il sesto posto in campionato, dopo il quinto dello scorso anno, ci deve soddisfare. Abbiamo perso un paio di partite in più rispetto a ciò che si poteva ipotizzare e questo ci è costato il quinto posto, ma alla fine non sarebbe cambiato molto. Semmai, il quinto posto dello scorso anno, con una squadra decisamente più forte, era da considerare meno positivo. Abbiamo concesso spazio a giocatori giovani avviando un programma che intendiamo proseguire anche in futuro e questo è stato importante”.

Già, il futuro… “Tutto dipenderà dalla risorse che avremo a disposizione – sospira Carlo Marinello – ma di sicuro saremo di nuovo al via della serie A. Ho già ricevuto l’assicurazione che la Cimberio sarà ancora al nostro fianco; conto che ci sia anche la ZMC, l’azienda di Cavaria che produce catene, paranchi e ingranaggi, per il terzo anno consecutivo. Per allestire una squadra ambiziosa, ci servirebbero altri due compagni di viaggio come questi ma, come ho detto, noi abbiamo scelto di guardare ai giovani”.
Con l’allenatore Emanuele Pruneri e con i giocatori (che in settimana hanno ripreso ad allenarsi dopo qualche giorno di riposo) la dirigenza della Handicap Sport Varese parlerà nei prossimi giorni ma l’obiettivo sarà una riconferma generale. Tra gli stranieri, Jack Gibbs ha già dato la sua disponibilità a rimanere in maglia Cimberio e si spera che anche la “stellina” britannica Gregg Warburton, medagliato olimpico a Rio de Janeiro, possa restare.

Claudio Piovanelli
(foto di Mario Bianchi)