Non è un gran momento quello che sta attraversando il Legnano, motivo per cui il presidente Giovanni Munafò, dopo l’esonero di Roberto Gatti, ha scelto la sicurezza e il carisma di Massimo Rovellini per risollevare una squadra apparsa spenta e demotivata nelle ultime uscite.

Rovellini è indissolubilmente legato al Legnano con più di 150 presenze da giocatore (distribuite tra le stagioni ’86-’90 e ’98-’99) e il triennio 2011/2014 da allenatore sulla panchina lilla con le due promozioni consecutive che hanno riportato il club in Eccellenza. Poi l’esonero, malgrado l’ottimo campionato che stava disputando, e ora un nuovo inizio. “Torno con grande entusiasmo – esordisce Rovellini – anche per cercare di chiudere quello che avevo lasciato in sospeso con l’esonero di tre anni fa, nonostante sia poi emerso che avevo ragione. Non voglio però tornare sul passato; adesso sono concentrato sul presente e su come risollevare la squadra”.

Nell’esordio di domenica è arrivato un punto in virtù del pareggio per 1-1 sul campo dell’Accademia Gaggiano, un inizio tutto sommato positivo che però non mette fine al periodo no: “È ovvio che ci sia qualche problema, altrimenti non sarei qui e sulla panchina siederebbe ancora mister Gatti. Se ci siamo sentiti? Ovviamente. Ho chiamato Roberto sabato mattina anche per dovere nei confronti di un amico e di quello che reputo essere un bravissimo allenatore: abbiamo parlato ed è stato un confronto che mi tornerà utile”.

A peggiorare la già delicata situazione si aggiungono anche le dimissioni del ds Francesco Cuscunà e dell’allenatore in seconda Claudio Bulanti, ma soprattutto l’addio del capitano Fabio Rovrena. “Attualmente abbiamo qualche problema anche a livello numerico e non sarà facile coprire il vuoto lasciato da Fabio. Inoltre non ho avuto a disposizione nemmeno Isuf Myrteza, che è stato convocato dalla nazionale albanese under 19, per cui la coperta è attualmente corta. Stasera dirigerò il mio primo vero allenamento e sarò in grado di capire su cosa bisogna lavorare di più”.

Da stasera la squadra comincerà quindi a preparare il match di domenica contro la capolista Ardor Lazzate, nella speranza di ottenere la prima vittoria stagionale al ‘Giovanni Mari’. “Domenica ci aspetta una partita difficile – continua Rovellini – ma questo è un campionato dove tutte le partite sono difficili. Noi dobbiamo restare tranquilli, umili e lavorare a testa bassa per risalire la china; non sarà facile, ma il tempo c’è e con calma ce la faremo. Obiettivi? Inevitabilmente una piazza come Legnano deve ambire alla promozione, ma il fatto di chiamarci Legnano non vuol dire che le altre squadre si faranno da parte. Club come Fenegrò, Busto81 e Cavenago Fanfulla hanno investito tanto sul mercato e non vanno poi dimenticate quelle squadre ‘fastidiose’ come Verbano o la stessa Ardor Lazzate che lottano sempre per le prime posizioni. Dobbiamo lavorare sodo e sudarci il successo”.

Matteo Carraro