Settembre, andiamo. E’ tempo di giocare. Quindi Rezzato alle spalle e fari puntati sull’infrasettimanale con la Romanese (domani ore 18, stadio “Speroni”) inserita dopo la riammissione dei Bergamaschi in Serie D e la conseguente rivoluzione del calendario. Aspettando rifinitura e quattro chiacchiere vigiliari con Javorcic (tutto nel pomeriggio), per la Pro Patria l’avversario della terza giornata rischia di rappresentare un discreto rebus. Ripescata in zona Cesarini (anzi, a recupero scaduto), zeppa di giovani e con l’entusiasmo consono ad una neopromossa, la formazione di Aldo Nicolini ha i connotati tipici della buccia di banana.
Non è un paese per vecchi. Il veterano? Nicola Reccagni, 25 anni da compiere il prossimo 28 ottobre. Gli altri, poco più che teenager. Certamente, a breve, verrà imbarcato qualche elemento di esperienza. Ma, nel frattempo, il campionario offerto dalla rosa della Romanese è più o meno questo. L’altro ieri, nella distinta dell’esordio contro la Grumellese (secco successo 2-0 firmato da Ouardi e Reccagni), comparivano 18 giocatori di cui 12 under (5 titolari). Gli over? Un ’92, un ’94, tre ’95 e un ’96. Età media, 20.4 anni. Davvero non serve aggiungere altro. Sul piano tattico, 5-3-2 piuttosto abbottonato e con fronzoli prossimi alla virgola. Per la cronaca, domani sarà assente il centrocampista Samuele Vitari causa squalifica per due turni dopo il rosso diretto rimediato domenica (“espressione offensiva all’indirizzo del Direttore di gara”).
Pasta Di Cicco. Designazione ricaduta su Giorgio Di Cicco di Lanciano (assistenti, Matteo Viola di Abbiategrasso e Andrea Fabrizio jr Donadello di Seregno). Il fischietto abruzzese è pressoché esordiente avendo diretto in categoria solo Sangiustese – Castelfidardo (3-1 nel Girone F domenica scorsa).
Giovanni Castiglioni