Torna a giocare fra le mura amiche del Campus la Coelsanus che sabato sera affronterà alle 19.00 Moncalieri in una sfida delicata e cruciale pur essendo solo a un terzo di campionato. Infatti, i piemontesi languono sui bassifondi a quota 2 punti frutto di una vittoria in quel di San Giorgio su Legnano alla quinta di campionato e dietro di loro hanno solamente una Livorno in pieno stato confusionale con zero punti nel carniere. La Robur arriva da tre sconfitte consecutive e perderne una quarta, la seconda di fila in casa, contro una squadra dietro in classifica aprirebbe certamente degli scenari inquietanti.
Meglio non pensare a tale tipo di evenienza e guardare a cosa fare per vincere domani. Innanzitutto servirà ritrovare quel marchio difensivo che ha sempre svolto un ruolo importante nelle tre vittorie dei gialloblu in campionato. Dopo gli 85 concessi a Livorno, la Coelsanus ne ha concessi 68 a Cecina e 64 a Valsesia dimostrando come sia importante tenere basso il famoso posteriore e sudare in retroguardia per ambire ai due punti. Poi, sarà fondamentale ritrovare certezze vicino a canestro. Assui sta facendo del suo meglio, ma, ovviamente, non è lui il giocatore che deve spostare gli equilibri in questo settore del campo. Rosignoli ha fatto vedere qualcosa in quel di Firenze, ma le sue prestazioni, purtroppo, finora sono state ampiamente sotto gli standard che il prodotto del vivaio gialloblu può garantire. Allo stesso modo anche Bianconi deve essere assolutamente più continuo. Chiaro che il suo rendimento finora sia sopra la sufficienza, ma questa Coelsanus non può far a meno di un Bianconi che produca almeno 15 punti più 8 rimbalzi a gara dato che il suo è forse il ruolo che deve dare più equilibrio all’intera squadra. E visto il talento nei polpastrelli del nativo di Domodossola è logico chiedere di più proprio a lui.
Moncalieri è formazione dal taglio nettamente giovanile col più vecchio che è il ’94 Delvecchio, ala che produce 8,1 punti in 22′ di utilizzo medio. Quello di coach Spanu è un platoon system con 10 giocatori che si spartiscono quasi equamente i minuti: 28′ per il più utilizzato, 15′ per chi sta meno in campo. Qualche riferimento in meno per i gialloblu che sono, però, chiamati a una vittoria che ridia slancio alla corsa del treno roburino.

Matteo Gallo

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