Giampaolo Lietti, storico e immarcescibile personaggio del Basket Cislago, rientra in pista nel mondo della pallacanestro dopo un anno classicamente sabbatico. Da addetti ai lavori abbiamo solo una speranza: quella che Lietti negli ultimi dodici messi abbia frequentato almeno un corso di sopravvivenza. Ma di quelli intensivi, roba da “no limits”. Perchè la situazione che ha ritrovato in casa gialloviola è di quelle molto, molto complicate.
lietti cistellum basket“Mai avrei immaginato di tornare al volante del club che rappresenta tutta la mia vita in un momento così delicato e – dice in tono pragmatico Lietti – con un compito decisamente impegnativo: costruire la squadra edizione 2017-2018 partendo praticamente da zero. Però, Mario Ceriani, presidente e mio grande amico da tantissimi anni, mi ha pregato di non lasciarlo solo in un frangente così difficile e mi ha chiesto di dargli una mano nel mettere insieme una squadra che, oggi, di fatto non esiste visto. Infatti, le defezioni di coach Federico Sassi per ragioni famigliari, poi del suo assistente Stefano Viola (finito a Marnate in serie D, ndr) per altri motivi, hanno lasciato scoperte entrambe le posizioni in panchina. Poi, altro particolare “leggermente” importante siamo pure senza giocatori visto che oggi l’unico nome presente nel roster è quello di Saibene”.

Ceriani le ha chiesto un’impresa cui probabilmente avrebbe detto no anche Tom Cruise. Tuttavia, da chi pensi di ripartire?
“Il primo chiodo da piantare nel muro sarà ovviamente quello relativo all’allenatore. Da circa dieci giorni sto lavorando “H-24” per cercare il nuovo coach e, per dir la verità, non pensavo fosse una questione così complessa. In giro ci sono pochi allenatori federalmente abilitati ad andare in panchina. Quei pochi, poi, hanno una marea di offerte oppure chiedono rimborsi spese “lunari” per le nostre scarse risorse economiche”.

Quindi, cosa conti di fare?
“Sul mio taccuino i nomi non mancano e in questo periodo il mio cellulare è in ebollizione. Dopo decine e decine di telefonate e contatti la mia speranza è di poter tagliare almeno questo traguardo in tempi rapidi. Per ragioni di opportunità non ritengo utile sbilanciarmi sul candidato, ma la sensazione, positiva, è di essere abbastanza vicino alla soluzione del problema. Poi, passo successivo, insieme al nuovo coach ci dedicheremo al mercato giocatori consapevoli di dover affrontare due grandi ostacoli: convincere i “vecchi” – Parietti, Cattaneo, Vanzulli e compagnia a scegliere ancora Cislago e lavorare a 360 gradi per assoldare nuovi giocatori. Non sarà semplice perchè noi non possiamo offrire granchè e la concorrenza è elevata ma – conclude il dirigente cislaghese -, ormai il ballo è cominciato e io voglio arrivare fino in fondo”.

Massimo Turconi