La nuova casa di Viscomi si chiama Pro Sesto, club che milita stabilmente nelle zone nobili della classifica. “Nel momento in cui ho capito di dover lasciare Varese – ricorda il difensore – mi sono guardato intorno e credo di aver fatto la scelta migliore. La Pro Sesto è una squadra che per la categoria non ha eguali a livello di strutture e di organizzazione del settore giovanile: la società ha avviato un progetto serio da ormai tre anni e i risultati stanno cominciando a farsi vedere, dato che siamo sempre nelle prime posizioni. Purtroppo il rendimento della squadra è stato troppo altalenante e siamo leggermente indietro rispetto alle aspettative; io stesso faccio mea culpa, perché nonostante un infortunio che mi ha tenuto fuori quasi un mese, avrei potuto dare di più. Ciononostante sono un lottatore, non mi piace gettare la spugna: nel girone di ritorno sono sicuro che daremo il massimo per risalire ulteriormente in classifica e finché la matematica non ci condannerà continueremo a lottare per vincere il campionato”.
La Pro Sesto è attualmente a -11 dalla coppia in vetta alla classifica, Caronnese e Gozzano. Proprio i piemontesi vengono indicati da Viscomi come la squadra più pericolosa: “Il Gozzano ha fatto quello che avrebbe dovuto fare il Varese, ovvero mantenere intatto lo zoccolo duro della squadra e aggiungere qualche innesto. Non si tratta però di una squadra imbattibile, dato che noi stessi siamo riusciti a sconfiggerli per 2-0. Una partita che non mi è andata giù? Beh domenica scorsa abbiamo letteralmente buttato via 2 punti contro l’Olginatese, ma in generale ci sono stati alcuni black-out contro squadre di medio-bassa classifica che nel girone di ritorno non dovranno esserci. Sulla carta siamo una squadra molto forte: dobbiamo solo trovare il giusto equilibrio”.
L’esperienza di Viscomi al Varese è stata più che positiva e il difensore centrale è sicuramente uno dei giocatori più rimpianti dalla tifoseria biancorossa. “Non dimentico Varese e tutto quello che ho dato a questa squadra – continua Viscomi – anzi, resta il rimpianto di non essere riusciti a vincere il campionato lo scorso anno; sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Nelle due stagioni che ho vissuto a Varese si era creato un ottimo gruppo, anche se purtroppo ci è mancato veramente poco per vincere. Questo dimostra che la squadra dello scorso anno non era del tutto da buttare… Se tornerei in futuro? Se la situazione lo permetterà sicuramente si”.
Viscomi conclude spiegano il suo addio biancorosso: “Io ho ancora due mensilità non retribuite; di conseguenza ho fatto vertenza e sto aspettando che si muova qualcosa. Tuttavia non è per questo che ho lasciato Varese in estate, anche perché nonostante la situazione precaria io e gli altri abbiamo sempre dato il massimo per quella maglia sia negli allenamenti sia in campo; semplicemente la società ha fatto determinate scelte acquistando altri giocatori nel mio ruolo, per cui ho capito che era il momento di cambiare; altrimenti sarei rimasto”.
Matteo Carraro