Felicità in casa Varesina per il primo successo ottenuto nel campionato di Serie D 2017/2018. La vittoria è arrivata al termine di una partita combattutissima contro un’avversaria che ha dimostrato solidità e, prima del calo fisico dell’ultimo quarto d’ora, si è anche fatta vedere dalle parti di Vaccarecci.

Il direttore sportivo Massimo Radicchi ha sottolineato proprio quest’aspetto della gara: “Una partita molto equilibrata, il gruppo ha dimostrato molto carattere. Forse per chi l’ha vista da fuori poteva essere una partita da 0-0, ma i cambi hanno fatto la differenza. Obiettivi? Vogliamo raggiungere una salvezza tranquilla, i nostri giocatori si applicano e si impegnano molto”.

La Varesina punta molto sul settore giovanile e Radicchi ha scelto Venegono anche per questo: “Io facevo lo scouting per il Milan, qua ho trovato un settore giovanile molto preparato e in crescita. È uno dei motivi per cui ho sposato questo progetto: credo tantissimo nei giovani. In ritiro abbiamo portato un portiere del 2001 e un esterno del 2002, spero che ci sarà col tempo la tranquillità necessaria per far esordire anche loro. Il 9 settembre presenteremo ufficialmente il settore giovanile alla presenza di tutti i ragazzi”.

Contento anche mister Alessandro Marzio, che si è seduto sulla panchina rossoblù al posto dello squalificato Spilli: “Non siamo ancora al top, come è normale che sia a questo punto della stagione. Abbiamo dimostrato, rispetto alle ultime uscite, di avere carattere e di saper rimanere concentrati fino alla fine. Abbiamo cercato la vittoria più dei nostri avversari nel finale e in questo le sostituzioni sono state determinanti: in panchina abbiamo tanti giocatori che ci possono dare una mano”.

“La squadra che è stata costruita – ha proseguito Marzio – ci permette anche di cambiare modulo, come abbiamo fatto nel secondo tempo. Questo ci ha permesso di guadagnare un po’ più di campo. I ragazzi sono stati molto attenti per 95 minuti e questo ci fa ben sperare per il futuro. I giovani? È il massimo vedere un giocatore del proprio settore giovanile che sa risultare decisivo. Anche perché io alleno la Juniores, quindi si tratta di ragazzi che sono passati anche da me”.

Il match winner Henri Shiba ci ha tenuto a rimarcare la paternità del gol: “C’è stato un uno-due tra me e Giudici e io, vedendo il portiere fuori, volevo calciare. Il difensore è arrivato da dietro e mi ha toccato il piede d’appoggio, però mentre cadevo sono riuscito a colpire la palla. Voglio ringraziare il pubblico che ci ha sostenuti fino alla fine: spero possa anche essere maggiore nei numeri per aiutarci nelle partite più difficili”.

Qua – ha concluso l’attaccante rossoblù – si è costruito un bel gruppo, lo abbiamo dimostrato fin dall’inizio del ritiro. La partenza dalla panchina? Tutti hanno voglia di giocare, ma bisogna saper accettare le scelte e rimanere concentrati. Ci voleva per tutta la squadra una partenza così, che si aggiunge alla gioia personale per la rete. Ho saputo che era da un po’ di anni che la Varesina non vinceva la prima di campionato. Abbiamo raggiunto questo traguardo, ora dobbiamo essere già concentrati sulla prossima”.

LA PARTITA

Filippo Antonelli