Si è svolto ieri, nella cornice della Villa Napoleonica presso il Centro Congressi delle Ville Ponti, l’evento Business di squadra. Matching del Consorzio Varese nel Cuore. Un’edizione particolare, contrassegnata da una mattinata aperta al pubblico in cui diversi volti noti dell’ambito sportivo e imprenditoriale sono intervenuti per discutere di argomenti d’attualità.

L’evento, sponsorizzato dalla BCC di Busto Garolfo e Buguggiate e moderato dal giornalista Guido Bagatta, si è aperto dunque con i preziosi interventi di Toto Bulgheroni e Maurizio Gherardini (general manager del Fenerbahçe campione d’Europa in carica) sulla gestione di una società sportiva di successo. Bulgheroni ha posto l’accento sul lavoro fatto a livello di settore giovanile negli anni dei Roosters e sulla necessità di investire sugli impianti. Inoltre, ha parlato del tema delle polisportive.

Anche Gherardini ha parlato degli impianti, prima di raccontare la sua esperienza con il club turco: un budget da 30 milioni di euro e un livello cestistico ben superiore a quello del panorama italiano attuale. Come chiave dei titoli conquistati in questa annata, però, Gherardini ha comunque indicato la programmazione che ha permesso di allestire e di allenare un roster in grado di vincere tutto.

Poi è stato il turno di Marco Mordente, Andrea Meneghin e Noemi Cantele che hanno affrontato il discorso legato ai ricavi e ai rapporti con sponsor e procuratori per un atleta professionista. Noemi Cantele ha raccontato di non aver mai avuto un procuratore, ma di essere sempre andata a proporsi in prima persona a squadre e sponsor. Ha inoltre posto l’accento sulla laurea ottenuta in Economia e Commercio che le ha permesso di trovare subito una nuova attività dopo il ritiro.

Anche Meneghin ha sottolineato l’importanza di incominciare a costruire il futuro già nel corso della pratica dell’attività sportiva agonistica, mentre Marco Mordente ha parlato della centralità della gestione dei ricavi soprattutto in un periodo in cui – per i cestisti – gli stipendi sono tutt’altro che stellari: bisogna saper tenere i piedi per terra, anche se da giovani giocatori ci si può sentire invincibili.

Sul tema dei big data ha preso la parola Massimo Cortinovis, fondatore di Stylum srl e Rokivo Inc. Il discorso è stato incentrato sulla necessità, per le società sportive, di effettuare una raccolta dati puntuale e precisa sui propri sostenitori perché sono quelli gli elementi che possono fare la differenza nei rapporti con uno sponsor. Una pratica, ad oggi, ancora poco diffusa in Italia.

Infine sono intervenuti Luca Barni (direttore generale della BCC di Busto Garolfo e Buguggiate), Paolo Orrigoni (presidente di Tigros) e Lorenzo Piccinotti (marketing manager di Bridgestone Europe), che hanno parlato del modello sportivo trasferito all’azienda. È stato Piccinotti in particolare ad evidenziare come il modello di coaching, il gioco di squadra, la performance individuale e gli obiettivi siano elementi in comune.

Nel pomeriggio le quasi 50 aziende iscritte hanno seguito una lezione in lingua inglese organizzata da Ateneo Corsi di Lingue e sono poi state impegnate nel matching B2B. Un evento, insomma, che ha regalato diversi spunti di riflessione e che ha dimostrato l’intenzione del Consorzio di continuare a lavorare con uno sguardo al futuro per proseguire nell’opera di consolidamento di Pallacanestro Varese, fornendo al contempo occasioni di incontro, approfondimento e arricchimento per i soggetti coinvolti.

Filippo Antonelli