Una vittoria a Gozzano avrebbe mantenuto vive le speranze di poter vincere il campionato e soprattutto avrebbe aumentato l’entusiasmo, quell’entusiasmo che ha visto arrivare nella cittadina piemontese tantissimi tifosi biancorossi, più numerosi delle ultime trasferte. Al triplice fischio però il Varese ha dovuto abbassare la testa, mettere da parte la voglia di festeggiare e incassare la sconfitta, non solo di giornata, ma anche della stagione. A meno due dal termine, cinque punti dalla capolista Cuneo appaiono effettivamente irrecuperabili.

Oggi la squadra riprenderà a lavorare dopo il consueto riposo di lunedì e la rabbia è ancora tanta. “Non è andata come tutti speravamo e volevamo – le amare parole del direttore sportivo Alessandro Merlin -. Lottavamo per un’altra cosa, ma sfumato l’obiettivo primario ne resta un altro, quello di tentare la via dei playoff. Puntiamo a quello. Adesso ricarichiamo le pile e ripartiamo”.

Sulla partita di domenica aggiunge: “Sinceramente mi aspettavo una gara di nervi, mi aspettavo qualcosa di più sotto l’aspetto nervoso, ma non è andata così. Abbiamo regalato diversi episodi, vedi le due punizioni finite su traversa e palo e anche i due gol sono stati nostri gentili omaggi. Sono cose che fanno parte di una lettura di una lunga stagione, gli errori ci stanno, ma non dobbiamo buttarci giù. Dobbiamo ripartire concentrati su un altro obietivo e poi nella vita mai dire mai. L’Inter ha perso uno scudetto che pensava avesse vinto e invece a festeggiare fu la Juve”.

Obiettivo attuale? “Secondo posto. Vincere le prossime due, giocarci i playoff col miglior piazzamento, andare avanti e poi vedere come saremo messi in graduatoria”.

Capitolo limiti. Rifarebbe le stesse scelte? Cosa cambierebbe? “Queste sono rifessioni che porto avanti da tempo, mi faccio domande e provo darmi risposte. Un margine di miglioramento c’è sempre, si poteva fare di più, ma è anche vero che se domenica avessimo vinto, adesso staremo parlando di altro. La squadra ha lottato fino alla terzultima giornata per l’obiettivo prefissato. Probabilmente è sfumato, ma dobbiamo ancora giocarci tanto”.

Si pensa già al futuro? “No perché mancano ancora due partite più i playoff. La stagione non è ancora finita e poi si dovranno vedere anche le decisioni della società. Una volta che sapremo la categoria ci muoveremo di conseguenza. Attualmente nulla è ancora perduto, anche se abbiamo l’amaro in bocca possiamo ancora sognare la Lega Pro e poi siamo pagati per lottare sino all’ultimo allenamento, sino all’ultima partita”.

Il Varese si allenerà, da oggi, tutti i pomeriggio al centro sportivo di Albizzate dove sabato mattina effettuerà la rifinitura. Domenica alle 15 al “Franco Ossola” arriverà la Bustese e, in collaborazione con la Pallacanestro Varese, sarà la giornata biancorossa.

Elisa Cascioli