La presenza in curva di Patrizia Testa non è bastata. Oltre alla sconfitta sul campo, infatti, l’eliminazione nei playoff con il Ciliverghe si è portata in dote anche una discreta mazzata sul piano economico/disciplinare. In soldoni, 1.500 euro di multa e una gara da giocare a porte chiuse (pena peraltro sospesa ai sensi dell’articolo 18 comma 2 bis CGS). Una sorta di beneficio della condizionale, insomma. Per il momento, le porte restano aperte. Ma, in caso di ulteriori future infrazioni (nella prossima stagione), scatterebbe l’operatività del provvedimento. Nel dettaglio, il dispositivo del Giudice Sportivo Aniello Merone giustifica così la doppia sanzione: “Per avere, propri sostenitori in campo avverso, introdotto ed utilizzato materiale pirotecnico (un bengala ed un fumogeno ) all’interno del settore loro riservato. Per avere, nel corso della gara ed in più occasioni, rivolto cori dal contenuto denigratorio per motivi di razza nei confronti di un calciatore della squadra avversaria”. Oggetto delle contumelie (a quanto pare), l’esterno gialloblu Bithiene (bresciano di nascita, ghanese e canadese la doppia nazionalità).

Il bancomat tigrotto ha così dovuto tossire 2.600 euro di multe nelle sole ultime 4 settimane (600 a Scanzorosciate e 500 ad Olginate i primi due prelievi). A margine, ed in conseguenza del rosso per doppia ammonizione, una giornata di squalifica per Riccardo Colombo.                   

Giovanni Castiglioni