Veste il biancorosso da soli pochi giorni, ma Hernan Molinari è già stato capace di diventare l’idolo dei tifosi. Come? Con i suoi due gol in amichevole che sono stati il biglietto da visita e con la sua simpatia. Accolto a Chatillon dalla trentita di tifosi che mercoledì hanno fatto visita alla squadra, l’argentino non si è sottratto al caloroso abbraccio. “Meno male che siete arrivati, almeno oggi giochiamo e non dobbiamo correre” ha ironizzato.

I numeri parlano per lui: 246 gol in 311 partite, il bomber che l’11 settembre compirà 35 anni è reduce dalla vittoria del campionato (girone F) con la Fermana, squadra con la quale ha realizzato 16 reti (3 su rigore) in 28 gare. Un attaccante giramondo, sulla dorsale adriatica è considerato un autentico top player.

06 molinariDall’Argentina a Varese…. “Sono felice di essere qui – commenta – quando ti chiama una squadra come il Varese non puoi rifiutare. Questo ambiente è proprio quello che cercavo, dopo l’addio alla Fermana volevo una grande piazza che voleva vincere ed eccomi qua”. Obiettivi chiarissimi: “Gol, sacrificio, stare in alto e vincere”. Che numeri vuole raggiungere? “Un attaccante vuole sempre segnare – risponde -, ma sono disposto a rinunciare a qualche gol pur di vincere il campionato. Il gruppo viene sempre prima dell’io”.

Il suo compagno di reparto è Cristian Longobardi, altro bomber di razza che ha i suoi stessi anni: “Siamo i vecchi del gruppo. Lo conoscevo solo di nome, in tanti mi avevano parlato bene di lui. Ora lo conosco come una persona stupenda. Tutti e due abbiamo tanti campionati sulle spalle e abbiamo gli occhi addosso. La piazza ci chiede tanto, ma siamo qui consapevoli di cosa ci giochiamo. Daremo il massimo”.

Molinara parla anche del suo idolo argentino, Bruno Marioni: “In pochi lo conoscono, ma è il mio modello da seguire da quando ho 17 anni. Ero in Argentina per la prima volta in prima squadra con l’Estudiantes e mi ricordo ancora il primo giorno in cui arrivò. Giocammo insieme e resterà sempre il mio preferito”.

Elisa Cascioli