Nella sua lunghissima carriera, l’attaccante del Varese classe 1982 ne ha viste di cotte e di crude e l’ultima partita rocambolesca l’ha vissuta domenica scorsa nel 3-0 3-3 contro la Caronnese. “Nel calcio sono cose che capitano – spiega Hernan Molinari – e a me è successo parecchie volte, sia a favore sia contro. Purtroppo è capitato in una partita che abbiamo dominato per tutto il primo tempo”.
Questa è l’analisi del bomber argentino: “Abbiamo messo al muro la prima in classifica dopo che tre giorni prima avevamo disputato una signora partita con l’altra capolista portando a casa zero punti. Abbiamo disputato due buone prove contro le prime due, purtroppo domenica scorsa ho sbagliato io il gol del possibile 4-0 e un istante dopo c’è stato il rigore a loro favore. Da lì in poi abbiamo smesso di giocare, abbiamo cercato di gestire il risultato ma non ci siamo riusciti”.

molinariUn pareggio al sapor di sconfitta. “Purtroppo un cross calciato male è entrato sul secondo palo, dà fastidio che sia arrivato così, ma io sono tranquillo perché questa secondo me è una grande squadra, in carriera non ho mai avuto un gruppo con così tanta qualità e che gioca questo calcio. So che ci riprenderemo perché mai nessuno ci ha mai messo in difficoltà; tranne a Casale, abbiamo sempre fatto la partita, purtroppo ci manca il saper vincere, ci manca un po’ di identità”.

Molinari affronta anche la “questione” portiere rivolgendosi direttamente al giovane ’99 Bizzi: “Mirko a me piace, ha una grande personalità per l’età che ha. Gli errori succedono perché il calcio non è una scienza esatta, anche io ho sbagliato e mi ritengono più responsabile di tutti visto che non segno. Anche Frigione ha potenzialità, bisogna dar loro fiducia e star vicino a tutti e due; in allenamento danno l’anima anche quando non devono. Un errore lo commette chiunque, si riprenderà”.

Perché Hernan non vede più la porta? “In 15 anni questa è la mia stagione peggiore a livello personale, ma so che può capitare so anche che i gol arriveranno. Ho cercato di dare una mano sul gioco stando più lontano dalla porta per aiutare più a centrocampo, infatti sono anche andato a battere i calci d’angolo per dare una mano in più. Fisicamente non sto benissimo, ho un po’ di acciacchi alla schiena e un problemino al flessore ma lo staff medico mi sta mettendo a posto”.

17 varese-derthona molinariCapitolo tifosi, il sostegno è venuto un po’ a mancare: “Io sono un tifoso malato della mia squadra argentina e per questo capisco benissimo la tifoseria. Ho parlato con loro a Casale e hanno ragione ad essere arrabbiati, quando non vince succede dappertutto. La colpa è nostra che non stiamo dando soddisfazione. All’inizio ci hanno sempre applaudito anche nelle sconfitte e non succede in tutte le piazze. Meritano di gioire con noi perché giocatori e allenatori passano, il tifo rimane”.

Il prossimo appuntamento è la trasferta di sabato a Bra: “Devo dare tanto per questa piazza: volevo e voglio far bene, vincere a Varese è la ciliegina sulla torta per la mia carriera. Voglio dare il massimo e spero di farlo già sabato piazzando il gol vittoria”.

 Elisa Cascioli