Il caso era stato pubblicamente sollevato da Riccardo Polinelli, membro del CdA della Pallacanestro Varese, durante un’intervista con La Provincia di Varese. Le indiscrezioni hanno trovato conferma e la volontà di coach Paolo Moretti di portare fino in fondo la questione si è fatta più concreta con il passare delle settimane. Sarà ora un tribunale sportivo a risolverla, resta da vedere se in favore dell’allenatore toscano o del club biancorosso.

La vicenda è ormai nota: a fine giugno, al termine della seconda stagione del contratto triennale di Moretti, Pallacanestro Varese ha comunicato all’allenatore l’intenzione di chiudere il rapporto, sfruttando un’opzione a favore della società presente nell’accordo. Il problema è che, successivamente, ci sarebbero state quasi due settimane di ritardo nel corrispondere la buonuscita.

Un margine di tempo che al momento ha permesso a Moretti di rifiutare l’uscita dal contratto e di pretendere il pagamento della terza stagione di contratto. Una richiesta che il club varesino giudica eccessiva: stando alle indiscrezioni, Varese sarebbe disposta unicamente a pagare gli interessi derivati dal ritardo.

Le due posizioni sono chiare e ben definite e verrà utilizzato il metodo dell’arbitrato – un arbitro imparziale, uno incaricato da Pallacanestro Varese e uno da Paolo Moretti discuteranno per trovare una soluzione (il cosiddetto lodo) – per stabilire come procedere. Stanno lavorando per conto di Pallacanestro Varese gli avvocati Valcavi e Cassì. La decisione potrebbe arrivare in tempi non troppo lunghi.

Filippo Antonelli