È Vincenzo Nibali a vincere in solitaria il Giro di Lombardia 2017, l’ultima delle classiche monumento (insieme alla Milano-Sanremo, al Giro delle Fiandre, alla Parigi-Rubaix e alla Liege-Bastogne-Liege) inserita nel calendario UCI World Tour. La 111ª edizione della classica delle foglie morte presentava quest’anno un percorso decisamente impegnativo: 247 chilometri da Bergamo a Como, ma soprattutto 4000 metri di dislivello, con veri e propri muri da affrontare che hanno pesato (e non poco) sulle gambe dei protagonisti in gara. Lo squalo è stato bravo a gestirsi, la Bahrain-Merida eccezionale a controllare la corsa e proteggere il capitano che, nel momento clou, ha salutato i migliori sulla salita di Civiglio (a 15 chilometri dall’arrivo) e in discesa ha staccato definitivamente il francese Pinot, l’unico a resistergli fino a quel momento. Ultimi chilometri in solitaria per il campionissimo siciliano che sul traguardo di Como bissa il successo del 2015. Completano il podio Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors) e Gianni Moscon (Team Sky), giunti rispettivamente a 32″ e 41″ dal vincitore. 

Ma andiamo con ordine. Alle 10.30 circa è scattata ufficialmente la corsa, animata fin dalle prime battute dal tentativo di fuga del duo composto da Davide Ballerini (Androni-Sidermec) e Jacques Jense Van Rensburg (Dimension Data). I big lasciano fare, ma i team degli “uomini da fuga” non ci stanno e concedono agli attaccanti solo una manciata di secondi di vantaggio. Giro di Lombardia fuggitiviDopo una trentina di chilometri quattro contrattaccanti raggiungono i battistrada e si forma un sestetto (nella foto a destra) che ha il via libera del gruppo: Ballerini, Van Rensburg, Pierpaolo De Negri (Nippo-Vini-Fantini), Lorenzo Rota (Bardiani-Csf), Mathias Leturnier (Cofidis) e Lennard Hofstede (Team Sunweb) portano quindi il loro vantaggio a 12’. Al termine del Colle Gallo, la prima asperità di giornata, Vincenzo Nibali mette la sua Bahrain Merida a fare il ritmo in testa al gruppo insieme alla Cannondale-Drapac di Rigoberto Uran (fresco vincitore della Milano-Torino di giovedì), riducendo drasticamente il gap dei fuggitivi fino a 6’. 

Situazione di stallo nei chilometri pianeggianti che portano verso Lecco, ma non appena ci si avvicina alla salita del Ghisallo (8,5 chilometri al 6,2% con punte al 14%) la corsa esplode e anche la Sky porta Michal Kwiatkowski a tirare. Il vantaggio dei battistrada crolla sotto i due minuti e fin dalle prime rampe cominciano gli allunghi sia davanti che dietro. Allo scollinamento transitano Leturnier e due contrattaccanti dal gruppo (Mikael Cherel della AG2R La Mondiale e Laurens De Plus della Quick-Step-Floors) con una trentina di secondi su Rota, Primoz Roglic (Lotto NL-Jumbo), Winner Anacona (Movistar), Jan Polanc e Valerio Conti (UAE Team Emirates) e un minuto scarso sul gruppo dei migliori. 

A 50 chilometri dal traguardo si arriva ad uno dei momenti più attesi del Lombardia 2017 con l’ascesa al Muro di Sormano: un vero e proprio muro di 2 chilometri al 15% di pendenza media con punte massime che arrivano a sfiorare il 30%. Tanti tornati, strada strettissima, ma soprattutto una straordinaria folla ai lati della strada che ha accompagnato i corridori fino alla cima. Sul Muro è Cherel ad avvantaggiarsi e a scollinare con una ventina di secondi su De Plus (autore di una spettacolare caduta in discesa, fortunatamente senza conseguenze gravi), mentre nel gruppo dei migliori non si registrano scatti dei big, anche grazie al ritmo costante mantenuto da Giovanni Visconti per il suo capitano Vincenzo Nibali.

Avvicinandosi a Como si mette in testa al gruppo la FDJ di Thibaut Pinot, mentre uno straordinario Cherel viene raggiunto da un terzetto composto da Philippe Gilbert (Quick-Step Floors), Alessandro De Marchi (BMC Racing Team) e Pello Bilbao (Astana Pro Team). I battistrada cominciano la salita di Civiglio con una trentina di secondi di vantaggio sui migliori, ma la pendenza costante al 10% mette in crisi gli attaccanti che vengono riassorbiti uno ad uno; a 19 chilometri dal traguardo è gruppo compatto. Finalmente si muovono i big e a scollinare in testa sono due degli uomini più attesi: Vincenzo Nibali e Thibaut Pinot, già protagonisti alla Tre Valli Varesine. In discesa forcing dello squalo che guadagna un centinaio di metri sul francese, mentre da dietro prova ad uscire l’altro favoritissimo di giornata Rigoberto Uran. A 10 chilometri dal traguardo Nibali vanta 10 secondi di vantaggio su Pinot, mentre gli altri big, Uran compreso, alzano bandiera bianca.

Gli ultimi dieci chilometri, con la salita di San Fermo della Battaglia, sono la passerella che accompagna il numero uno del ciclismo italiano al traguardo di Como che taglia il traguardo a braccia alzate festeggiando il suo secondo successo al Lombardia. A 32″ arriva il francese Alaphilippe (che in discesa aveva ripreso e staccato un esausto Pinot), mentre Gianni Moscon regola in volata il gruppetto dei migliori giunto a 41″.

Matteo Carraro