Non basta un fenomenale Eric Maynor a Varese per espugnare il Taliercio: Venezia vince 87-81 e spegne quasi ogni speranza di playoff per la Openjobmetis, con Pistoia e Capo d’Orlando a quota 28, quattro lunghezze più avanti dei biancorossi. Nonostante la rimonta dal -14 maturato a metà del secondo quarto, Venezia ha saputo reagire nel momento di maggiore difficoltà, quando Varese era avanti anche di sei punti, e ha disputato un ultimo periodo di grande efficacia, stringendo le maglie difensive grazie al quintetto piccolo con Melvin Ejim da centro. Questa disposizione tattica ha garantito aggressività nei cambi e negli aiuti, e ha costretto Pelle prima ed Anosike poi ad uscire fuori dall’area per rispettare il tiro da fuori del giocatore canadese ex-Roma (45% da 3 in stagione, 40% ieri). In particolare, la Reyer nell’ultimo periodo ha costruito la vittoria su quei tiri dalla lunga distanza (4/9 nel quarto quarto, 15/42 totale) che nel terzo quarto, quando era Varese a comandare la partita, faticavano ad entrare: l’esecuzione offensiva è sempre stata di alta qualità, con molti tiri aperti ottenuti grazie ad una buona circolazione di palla e una intelligente gestione dei vantaggi.
Varese, invece, non ha saputo trovare alternative alla coppia di guardie Maynor-Johnson: quest’ultimo è stato il protagonista del momento di maggior splendore di Varese, con il solito repertorio vasto repertorio offensivo, mentre il playmaker con il numero 3 è stato un vero è proprio incubo della difesa di Venezia, concludendo con 27 punti e 8 assist (con il 61% al tiro). Aggressivo fin dal primo quarto, Maynor ha creato sia per sé che per i compagni, senza però riuscire ad essere decisivo nel finale di partita, quando l’attacco di Varese ha subito una significativa involuzione. Ora Varese, per continuare a credere nel difficilissimo sogno playoff, deve vincere domenica contro Cremona, in una sfida che potrebbe essere decisiva sia per la caccia all’ottavo posto che per la lotta salvezza.

Marco Mastrorilli

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