Non è stata forse la gara che molti si aspettavano dopo gli ottimi segnali del derby contro Cantù, ma Brescia si è ufficialmente rivelata troppo forte per Ferrero e compagni. I biancorossi sono riusciti a rimanere in partita per un quarto e mezzo, prima che le invenzioni di Luca Vitali permettessero ai padroni di casa di volare via con largo anticipo. Da registrare, inoltre, un’altra prova complicata al tiro dalla distanza: 8/31 complessivo.

A fare la differenza più di tutti è stato proprio il playmaker azzurro, capace di inventarsi traiettorie di passaggio vietate ai deboli di cuore (8 assist) e incisivo anche al tiro con quattro triple segnate, tre delle quali nel parziale che ha spaccato la partita nella seconda metà del secondo periodo. La difesa di Varese, pur efficace nel resto della gara, non è stata in grado di trovare soluzioni allo strapotere di Vitali.

Ancora una volta decisamente rimandato, nel confronto con il suo diretto avversario, Cameron Wells (4 punti, 2/6 al tiro e 3 assist): all’ex leader dei Giessen 46ers sta mancando in questa prima parte di stagione il guizzo vincente, il gesto istintivo capace di dare vitalità all’attacco e ai compagni. Wells appare compassato, fin troppo in controllo, incapace fino ad ora di imprimere una svolta alla manovra offensiva della Openjobmetis.

Rimandato – e pure in questo caso non si tratta di una primissima volta – anche Tyler Cain (al di là dei buoni numeri: 4 punti e 12 rimbalzi con 17 di valutazione), che è andato completamente sotto nello scontro con l’atletico Dario Hunt. Il centro di Brescia non è certamente un mostro di tecnica, eppure è stato in grado di scherzare più volte Cain spalle a canestro e di risultare il miglior marcatore della gara con 19 punti a segno.

In ogni caso, persino in una partita in cui la OJM ha dovuto sopportare uno scarto in alcuni frangenti anche superiore ai 20 punti, non è tutto da buttare: Varese, in enorme difficoltà nei dieci minuti centrali della gara, ha saputo approfittare del momento in cui Brescia ha calato l’attenzione e in cui Vitali ha perso un po’ di lucidità. L’attacco di casa è rimasto bloccato per quasi tutto il quarto periodo, mentre la OJM tentava una rimonta tardiva e impossibile.

Per ben quattro volte i biancorossi hanno sbagliato un tiro dall’arco che avrebbe riavvicinato le due squadre nel punteggio con ancora un significativo spezzone di partita da giocare: Varese è riuscita a scendere sotto la doppia cifra di svantaggio troppo tardi, grazie ai fendenti di un Antabia Waller che ha ritrovato se stesso solamente negli ultimi due minuti di gara. La reazione, comunque, è stata apprezzabile e l’aver contenuto lo scarto può essere interpretato come un segnale positivo.

La volontà di squadra, infatti, non è venuta meno, anche se con un quarto periodo iniziato sul -18 la partita poteva già essere considerata finita. Varese non si è arresa e ha provato comunque a rimettere in piedi la gara, segno che le intenzioni bellicose che hanno contraddistinto la squadra di Caja in questo inizio di stagione non sono venute meno nemmeno dinanzi ad una avversaria di questo calibro. Una bella reazione, soprattutto in vista di una gara casalinga che va vinta ad ogni costo.

Filippo Antonelli

LA GARA
LE PAGELLE
LA SALA STAMPA