BOSTO 9: a Capolago non si sono mai nascosti e hanno dichiarato fin dal lancio del progetto prima squadra – costruita per la maggior parte con elementi di scuola Bosto – che l’obiettivo per quest’anno era la vittoria del campionato. Questa rosa di fatto, con così tanti giocatori arrivati dalla Prima e dalla Seconda Categoria (e uno anche dalla Promozione), partiva inevitabilmente con i favori del pronostico. Un conto, però, è avere un certo valore sulla carta, un altro è dimostrarlo sul campo. Il Bosto di mister Perri ha imposto fin da subito il suo ritmo, costruendo la sua classifica a suon di vittorie. Due soli passi falsi: un pareggio in trasferta nello scontro diretto con la Sommese e una sconfitta a Maccagno contro la France Sport in una gara, comunque, condizionata dalle numerosissime assenze tra i gialloblù. Un ruolino di marcia che ha portato al titolo di campioni d’inverno con una giornata d’anticipo. Carabelli (14 reti) e Borrelli (10) sono stati fino ad ora i due elementi più prolifici e, per certi versi, concreti. Ma è il collettivo in generale che sta facendo la differenza. La qualità paga.
SOMMESE 8.5: imbattuti (unici del girone) e, da un punto di vista difensivo, imbattibili. La società di Somma Lombardo è ripartita nel 2016 con un progetto legato al suo territorio: il presidente Conti ha più volte rimarcato che si tratta di un club fondato tra i sommesi e per i sommesi. I risultati, sul piano del coinvolgimento, sono stati più che soddisfacenti: il Franco Pedroni ribolle di sana passione e il numero degli spettatori presenti alle partite casalinghe della squadra allenata da Peloso è tale da fare invidia anche a molte squadre di categoria superiore. Sul campo la Sommese si è distinta per una struttura fisica e una sapienza tattica difficile da eguagliare a questi livelli: tutto ciò ha permesso a Montagnoli e compagni di subire appena 10 reti in 16 partite. Davanti, poi, quando si scatenano la velocità di Sterlicchio e il piede magico di Bonfrate sono dolori per tutti. Solidità al potere.
COAREZZA 8: l’anno scorso i rossoblù mancarono i Playoff per due punti, arrivando tra l’altro alle spalle dei rivali cittadini della Sommese. I rapporti di forza tra le due formazioni non sembrano essere cambiati in questo campionato, ma quelli tra il Coarezza e le altre squadre del campionato sì: con questo ritmo i rossoblù – a meno che non si allarghi eccessivamente il gap con le prime due – non dovrebbero aver problemi a giocarsi le chance di promozione nei Playoff. La loro forza è il rendimento casalingo: 8 vittorie in altrettanti incontri disputati a Somma. Not in my house.
FRANCE SPORT 7.5: un’altra squadra al suo esordio e con un progetto basato su giocatori prodotti dal proprio settore giovanile. A Maccagno ci è voluto più tempo che a Capolago per trovare la giusta alchimia, ma la seconda parte del girone d’andata è stata molto positivo e ha permesso alla France – squadra tra l’altro molto giovane – di arrivare a ridosso della zona Playoff. Ha brillato in particolar modo il talento dell’attaccante Toure, decisivo con una bella rovesciata nella vittoria sul Bosto. Squadra da tenere d’occhio per il ritorno. In ascesa.
CASMO 7.5: protagonista assoluta per due terzi di girone d’andata, la squadra di Casciago si è inceppata sul più bello con quattro sconfitte consecutive (la prima, particolarmente rumorosa, per 0-4 in uno scontro diretto con la Sommese). I risultati, però, sono comunque più che positivi se consideriamo che ai biancorossi mancano appena tre punti per eguagliare il bottino complessivo dello scorso campionato (da 24 partite totali). Nuovi obiettivi.
EAGLES CARONNO VARESINO 7: un anno fa i biancoblù – nella Terza Categoria a due gironi – occupavano la metà bassa della classifica del Girone A. La musica è cambiata a Caronno e le prestazioni convincenti di Santaguida e compagni hanno portato ad un ottimo ruolino di marcia, frutto soprattutto di una grande solidità: tutte le partite degli Eagles – ad eccezione delle trasferte di Luino (vittoria per 1-4 sul Mascia) e di Angera (sconfitta per 2-0) – si sono concluse con appena un gol di scarto. Combattivi.
PRO CITTIGLIO 7: qualche passo falso qua e là c’è stato, ma sono arrivate anche prestazioni memorabili contrassegnate dai tanti gol del trio composto da Turuani, Cammareri e Lo Basso. La Pro un anno fa prese 15 punti di distacco dalla zona Playoff del Girone B, una circostanza che – a meno di clamorosi crolli – non si ripeterà in questa stagione. Anzi, i cittigliesi – unici a segnare più di un gol sul campo della Sommese – hanno la possibilità e tutta la volontà di provare a giocarsela fino in fondo. Trazione anteriore.
RANCIO 6.5: la risalita della squadra di mister Maresca è stata convincente, ma è nelle fasi iniziali che ci si aspettava di più da una compagine che da qualche stagione si mantiene sempre nelle zone altissime della classifica di Terza Categoria. Le difficoltà patite negli scontri diretti fino ad ora, se dovesse esserero confermate nella seconda metà di campionato, potrebbero però costare care ai biancoblù. Negli ultimi sei turni di campionato il Rancio ha perso solo due partite: contro la Sommese e il Coarezza. Cenni di rincorsa.
OLONA 6.5: implacabile in trasferta, facile preda in casa. Il cammino degli arancioblù fino ad ora sembra sovvertire qualsiasi secolare convinzione del mondo del calcio. Ad Induno l’Olona ha vinto una sola volta (contro l’Oratorio di Cuvio), mentre lontano da casa ha ottenuto sette vittorie e una sconfitta (a Caronno). La classifica per Bosio e compagni è comunque buona e perciò, se si dovesse risolvere questa contraddizione, ci sarebbe più di una chance di rientrare nelle prime cinque. Mal di casa.
ANGERESE 6: un cammino senza infamia e senza lode per i rossoblù, in linea con i risultati della scorsa stagione e con le aspettative. L’Angerese occupa una posizione di metà classifica, frutto di un buon rendimento casalingo (14 punti in nove gare) e della difficoltà di imporsi anche lontano dal proprio terreno di gioco. Nella media.
ORATORIO DI CUVIO 6: esordiente a livello di prima squadra, la Valcuviana ha conosciuto un inizio di campionato complicatissimo con una lunga serie di sconfitte, talvolta anche con ampio scarto. Gradualmente, i cuviesi hanno trovato una quadratura e solo la sfortuna – sotto forma di tante sconfitte di un gol, anche allo scadere come capitato contro la capolista Bosto – ha negato la gioia del primo punto. Dopo un lungo inseguimento, l’Oratorio di Cuvio si è sbloccato vincendo a Bodio. Trascinata dall’attaccante Men Laykhaf, che ha offerto di recente grandissime prestazioni, la Valcuviana potrebbe essere la sorpresa del girone di ritorno? Da non sottovalutare.
JERAGHESE 5.5: l’anno scorso i rossoblù militavano nella Seconda Categoria di Legnano ed era quindi lecito aspettarsi qualcosina di più a livello di risultati dopo la discesa in Terza. Seguita (spesso anche in trasferta) da una numerosa cornice di pubblico, la squadra di Jerago ha iniziato il campionato con dodici partite consecutive con uno scarto massimo di un gol (due vittorie, tre pareggi e sette sconfitte). La trasferta di Luino contro il Mascia (vittoria per 0-6) è stata una miccia per la Jeraghese, che ha vinto anche (per 3-1 sul Don Bosco e per 0-2 a Varano) le due gare successive. Risalita rossoblù?
CASPORT 5.5: una buona partenza e una lunga agonia. Questo potrebbe essere il riassunto della prima parte di stagione per i biancorossi di Castelveccana. La classifica della Casport, infatti, è rimasta ferma per un mese e mezzo, prima del sospiro di sollievo arrivato in casa contro il Varano. La vittoria, in ogni caso, manca dal 15 ottobre (3-1 sull’Oratorio di Cuvio). Terz’ultima forza.
MASCIA UNITED 5.5: una delle realtà più particolari degli ultimi anni di calcio varesotto, con Mauro Silipo ancora al comando (e in campo per i suoi consueti 30/45 minuti). Il Mascia, lo sappiamo, è mosso da una encomiabile passione per il calcio e vive domenica dopo domenica alla ricerca di quel punto che potrebbe valere una stagione. I luinesi ci sono andati vicini in due occasioni: alla prima giornata (1-2 contro la Fulcro) e nell’ultima partita disputata fino ad ora (sconfitta 1-0 a Maccagno contro la France Sport, con la rete della beffa arrivata nei minuti di recupero). Nel girone di ritorno proseguirà la ricerca di quel guizzo per ora solo sfiorato e non raggiunto. Mai mollare.
VARANO 5: la squadra di Varano Borghi, così come il Rancio, era reduce da un ottimo campionato (terzo posto a -2 da quel San Michele salito in Seconda tramite i Playoff) e aveva buone ambizioni per la stagione in corso. In realtà le attese non sono state rispettate del tutto e Magonara e compagni, soprattutto tra le mura amiche (due vittorie e cinque sconfitte), non sono riusciti a rendere al meglio. I ragazzi di mister Arbore avranno dunque grandi motivazioni nel girone di ritorno per riscattare una prima metà di stagione alquanto storta. Voglia di ritrovarsi.
FULCRO TRAVEDONA MONATE 5: il girone d’andata è stato complesso anche per la squadra di Ulisse Mozzoni, che non ha dato seguito ad una annata da 43 punti in 24 partite (sesto posto, a -5 dai Playoff). L’inizio di stagione – 12 punti nelle prime sei gare – era anche stato promettente, ma poi la batosta con il Coarezza (5-2 a Somma) ha incrinato le certezze dei travedonesi. La Fulcro è andata in gol solamente in due delle successive sette gare, rimediando una vittoria e sei sconfitte. Curiosità: assieme a Mascia United e Oratorio di Cuvio, è l’unica formazione a non aver mai pareggiato. Serie negativa.
DON BOSCO 5: la retrocessione dalla Seconda Categoria – considerando i risultati di questo girone d’andata – ha assunto i connotati di una discesa agli inferi per i biancoverdi di Bodio Lomnago. Per la verità la partenza non era stata malvagia, con 8 punti nelle prime sei gare (pareggi con Casmo e Sommese). Poi è calato il buio e il Don Bosco, al di là dell successo sul Mascia (6-0 il 19 novembre), non vince addirittura dal 29 ottobre (1-2 a Caronno). La difesa non sta dando garanzie e solo Mascia e Oratorio di Cuvio hanno subito più reti dei biancoverdi. Crisi.
AURORA PREMAGGIO N.G.: l’inizio di campionato tra le mille difficoltà organizzative e i tanti gol subiti ha portato la compagine che giocava le sue partite casalinghe sul campo di Maccagno (lo stesso della France Sport) a ritirarsi anzitempo. È sempre un dispiacere quando una squadra non riesce a neanche a concludere una stagione che aveva regolarmente incominciato. Evidentemente, però, erano venuti meno i presupposti per proseguire. Ritirata.
Filippo Antonelli