Si è concluso sabato sera il girone d’andata del massimo campionato italiano di pallavolo femminile. La UYBA ha chiuso al quarto posto con 24 punti (gli stessi di Scandicci ma con una vittoria in meno), a -5 dalla vetta occupata da Conegliano e a -3 dalle campionesse d’Italia di Novara che al 26 dicembre arriveranno a Busto Arsizio. Quanto alla Coppa Cev, le farfalle hanno battuto Brcko nell’andata dei 16esimi di finale e mercoledì 10 gennaio (ore 19) saranno di scena in Bosnia Erzegovina per conquistare il pass per gli ottavi.
Ecco le pagelle delle biancorosse al giro di boa della stagione che le vede impegnate, oltre che in campionato e in Coppa Cev, anche in Coppa Italia (vedi articolo di ieri sera).
ORRO 7,5: dopo un’estate in nazionale all’ombra di Malinov e un Europeo in ballottaggio con Cambi, Orro ha smentito subito le perplessità sul suo conto e sulla sua possibile crescita. La giovanissima regista biancorossa (nata il 18 luglio 1998) ha preso per mano la UYBA dal primo giorno quasi fosse una veterana e ha dato la sua impronta al gioco bustocco. A suo agio e mai timorosa, si contano pochissimi suoi passaggi a vuoto. Bravissima anche in ricezione, fondamentale che per sua stessa ammissione le piace molto, è una delle leader della squadra. Ha stoffa e carisma: ottimo acquisto per il presente e il futuro.
BARTSCH 7,5: è partita alla grande e nelle ultime uscite sta rifiatando un po’. Questo però non inficia l’ottimo impatto avuto con la realtà bustocca da parte della schiacciatrice statunitense ex Bolzano. Se già l’anno scorso a in Trentino Alto Adige si era fatta decisamente notare, ora i numeri dicono che si è addirittura superata: ha già fatto registrare 13 ace, 15 muri, un 36,3% in attacco e un sostanzioso 44% di ricezione perfetta. Oltre ai dati, Bartsch è stata una più che valida spalla a Diouf ed è sempre un pericolo per le squadre avversarie che spesso faticano ad arginarla (è la settima nella classifica dei punti segnati con 194 punti messi a terra). Non ha timore e picchia forte. È la schiacciatrice completa che Busto cercava da tempo.
GENNARI 7,5: dopo anni di corteggiamento, in estate la schiacciatrice è approdata finalmente a Busto Arsizio. Finora ha messo da parte tutte le perplessità sulla sua tenuta fisica e sta rispondendo alla grande tanto che la sua stagione è una delle migliori di sempre. In attacco viaggia con il 32,6% e i suoi colpi non sono mai banali, ha già messo a segno 15 muri (20 in totale l’anno scorso) e in ricezione ha un 46,2% di perfetta, un dato ben al di sopra di quanto fatto registrare nelle sue precedenti annate. Più di una volta MVP di un match, è uno dei segreti della buona prima parte della UYBA.
DIOUF 7: al suo secondo anno consecutivo a Busto Arsizio, finalmente la numero 13 ha compagne che le danno man forte; l’attacco non è più solo sulle sue spalle e anche lei, sempre punto di riferimento offensivo della squadra ma un po’ meno spremuta, ne trae beneficio. Sfortunata per la pallonata all’occhio ricevuta in allenamento che l’ha tenuta lontana dal campo per due partite in campionato (Modena e Bergamo), ha ritrovato velocemente una buona condizione fisica. Tranne in un’occasione (a Firenze), Diouf è sempre andata in doppia cifra e in quattro sfide ha messo a terra oltre 20 punti. Se in attacco viaggia su un 38,3%, ha piazzato finora 13 muri e nelle ultime tre partite di campionato ha trovato tre ace, quest’anno si impegna di più in difesa ed è stata autrice di qualche buon recupero.
BERTI 7: in attacco finora è stata un po’ discontinua (44,5% totale), mentre a muro si è dimostrata una delle migliori del campionato, nonostante la sua giovane età. Con i 34 stampati in 11 turni, occupa infatti il terzo posto in classifica solo dietro all’inarrivabile Adenizia di Scandicci (48) e a Pencova di Legnano (35). Stando alle statistiche, è la quattordicesima migliore centrale del torneo, subito dietro ad Arrighetti e davanti a Stufi, compagna di reparto in biancorosso. La crescita di questa ragazza continua e meriterebbe di essere presa in considerazione in ottica nazionale.
SPIRITO 7: dopo l’anno scorso di recupero pieno dall’infortunio e soprattutto di alternanza con Witkowska, quest’anno è lei la titolarissima e le sue prestazioni ne stanno beneficiando. Numeri alla mano, Ilaria ha chiuso il girone d’andata con il 55,7% di ricezione perfetta (quarto libero alle spalle di Parrocchiale, Ghilardi e De Gennaro) e se la UYBA ha il secondo miglior numero di ricezioni perfette dietro a Firenze è sicuramente merito anche suo. In ricezione non ha mai avuto grosse difficoltà (tranne che contro Brcko per via dei palloni “europei”), ma nel corso delle gare è andata in crescendo quanto a presenza ed efficienza in difesa dove in molte occasioni ha strappato applausi.
PIANI 7: al primo anno alla UYBA e fuori dall’ambiente del Club Italia, l’angerese classe 1998 non ha fatto rimpiangere Diouf quando la numero 13 è stata costretta ai box per l’infortunio all’occhio. Vittoria ha sfruttato proprio quel frangente per dimostrare il suo talento cristallino e anche il suo carattere nel ricoprire il dedicato ruolo di opposto. Contro Bergamo, alla sua prima da titolare, ha piazzato 19 punti e si è guadagnata il titolo di MVP della sfida; si è ripetuta poi a Monza (17 punti di cui 3 a muro) e a Firenze dove, entrata in corsa, il suo contributo per la vittoria finale è stato decisivo. Titolare contro il Brcko in Coppa Cev, ha chiuso con 9 punti e il 75% in attacco. È pronta per sbocciare definitivamente.
STUFI 6,5: le fast della capitana al momento sembrano essere meno un fattore rispetto all’anno scorso quando erano un rebus per tante squadre. Ora in molte hanno preso le misure su di lei ma, nonostante ciò, ha chiuso il girone d’andata con un buon 53,46% in attacco. L’intesa con Orro è andata via via affinandosi e ciò che non è mai mancata a Stufi è la grinta di mettercela tutta in ogni situazione e di dare la carica alle compagne. Deve trovare più continuità a muro: dei 20 totali, ne ha piazzati ben 7 nella sola trasferta a Modena alla terza giornata.
CHAUSHEVA 6,5: la bulgara ha stupito un po’ tutti nelle prime giornate in particolare per le sue battute in salto insidiosissime. Nei primi sei turni ha realizzato 5 ace, di cui alcuni molto pesanti; poi, l’efficienza nel fondamentale è calata, anche se rimane una delle farfalle più temute dalle avversarie. Ha avuto la scena tutta per sé in Coppa Cev contro il Brcko dove è stata l’MVP del match con 14 punti (55% in attacco) e si è caricata sulle spalle la squadra nelle fasi più delicate della sfida. Non ha paura e finora è stata una delle sorpresa più positive della UYBA. Deve lavorare tanto e migliorare in ricezione.
NEGRETTI 6: se l’anno scorso il cambio sistematico under con Berti la vedeva spessissimo in seconda linea, in questa stagione Mencarelli la utilizza meno perchè la UYBA può contare su una ricezione di squadra decisamente più positiva. “Beina”, però, quando è stata chiamata in causa ha risposto sempre presente dando quella solidità che le si richiede. Si è tolta qualche soddisfazione in battuta: per lei 3 ace, di cui uno decisivo per il sorpasso su Pesaro nel combattuto terzo set.
DALL’IGNA 6: è entrata in gioco solo in 7 spezzoni di set in campionato e nel finale del secondo set e poi nel terzo set (completo) nella vittoria d’andata contro il Brcko in Coppa Cev. Con una Orro così, la bustocca doc non ha finora trovato molto spazio, ma quando Mencarelli l’ha gettata nella mischia si è fatta trovare pronta. La sua esperienza potrebbe risultare utile più avanti.
WILHITE 6: molto sfortunata. Proprio quando stava entrando con profitto nelle rotazioni d’attacco della UYBA, la statunitense si è fratturata il quinto metatarso del piede destro che l’ha costretta ai box per oltre un mese. Tornata in campo nel 3-0 rifilato al Brcko in Coppa Cev il 12 dicembre scorso, ora deve ritrovare la condizione. Ha ottime doti e ha già fatto intravedere buoni colpi; adesso, però, deve risalire di tono dal punto di vista fisico e anche in quello della convinzione dei propri mezzi. La giocatrice, però, ha stoffa.
BOTEZAT 6: al suo primo anno post Club Italia, la19enne centrale ha davanti a sé Stufi e Berti, due giocatrici di grande sostanza e qualità. Terza nelle gerarchie, è stata utilizzata dal coach biancorosso in qualche occasione come cambio in battuta. Ha fatto il suo esordio da titolare nella gara interna di Coppa Cev contro il Brcko dove, dopo essere partita un po’ in sordina, ha preso coraggio ed è stata decisiva nella rimonta del terzo set con due muri importanti.
MENCARELLI 7: ha a disposizione una panchina più lunga e più di qualità rispetto agli anni passati e non è un caso che la sfrutti maggiormente. Ha puntato fin da subito sul pericoloso servizio di Chausheva, ha dato fiducia a Wilhite e Piani e ha dimostrato più coraggio nelle scelte. Spesso i suoi cambi azzeccati hanno fatto la differenza in alcuni finali di set incerti e combattuti. La squadra lo segue e la prima parte di stagione è stata molto positiva, con la UYBA sempre andata a punti; ora ci vuole continuità.
Laura Paganini
(foto di Alessandra Molinari e Gabriele Alemani)
