La stagione della Pro Patria si è conclusa domenica scorsa al primo turno dei playoff di Serie D (girone B) in casa del Ciliverghe Mazzano. Ecco di seguito le pagelle dei tigrotti partendo dal direttore sportivo e dagli allenatori per finire con i portieri e i difensori. Domani spazio a centrocampisti e attaccanti.
Direttore Sportivo
Sandro Turotti 5: “Qualsiasi risultato sotto il secondo posto per me è inaccettabile”. Alla fine il voto è una forma di autovalutazione. Capace, competente, di comprovata esperienza. Ma la Serie D è pane tosto anche per quelli bravi. Scegliere Bonazzi, l’umano errore iniziale. Tenerlo fino al 13 aprile, la diabolica perseveranza. Rimandato
Allenatori
Ivan Javorcic 6: La svolta c’è. Ma non si vede. E se fosse arrivato prima? Virtuale
Roberto Bonazzi 5: Busto è già complicata di suo. Inutile aggiungerci del proprio. Le 28 diverse formazioni nelle prime 28 giornate sono la sua cifra autoriale. Paga per tutti. Non senza motivo. Incompiuto
Portieri
Alessio Gionta 6: Apre e chiude la stagione. In mezzo, c’è stato Monzani. Dodici presenze (playoff compresi), 15 punti e altrettante reti al passivo. Incide poco. In un senso. E nell’altro. Transitorio
Andrea Monzani 6: 23 presenze, 47 punti, 19 gol subiti, 10 clean sheet, record di imbattibilità di 518’. I numeri sono tutti dalla parte del lainatese. Ma l’involontario letargo autunnale di parate, alla fine, non gli fa gioco. Protetto
Difensori
Riccardo Barzaghi 6,5: Comincia con il freno a mano tirato. Finisce con i fastidiosi postumi della pubalgia. Resa (forse) inferiore alle potenzialità. Ma quando la gamba gira, è uno che sposta. Evocativo
Dario Scuderi 6,5: Bonazzi lo inventa centrale a Dro. Javorcic lo cavalca con convinzione. Otto (tardive) presenze a testimoniare che c’è del materiale. Posticipato
Giovanni Zaro 6,5: Con il Giuanìn in campo, 45 punti in 22 partite. Senza, 17 in 12. Magari una coincidenza. E magari no. Limitasse le divagazioni, sarebbe una garanzia. Barometro
Pablo Andreas Garbini 6: Per il corralense poca lappa e tanta zappa. A sensazione, avrebbe meritato più credito. Minimalista
Marco Piras 6: Saltuario in estate. Talismano in autunno. Primattore in inverno. Comprimario in primavera. Per Mirto di Sardegna, il campionato è una Quattro Stagioni. Camaleonte
Alex Tondini 6: Gioca poco all’inizio. Poi paga dazio nella centrifuga degli under. Eclissato
Simone Angioletti 5: Doveva essere la musa di Bonazzi. Finisce col diventare solo emulo del suo mentore in panca. Seguace
Salvatore Ferraro 5: La Serie D gli va stretta. Non può essere un alibi. Certamente è una spiegazione. Aspirazionista
A domani con la seconda parte
Giovanni Castiglioni