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Essere, o non essere (la favorita del girone, ovviamente), questo è il problema! Sempre che di problema si possa parlare. Ma se sia più nobile accettare il ruolo o rimbalzarlo appellandosi alla scaramanzia, in fondo, è argomento che interessa il giusto. Così, il forzato turno di stop della Pro Patria casca a pennello con temi di stretta attualità.
Tre domande, cinque selezionatissimi tifosi a rispondere: Roberto Centenaro (Presidente del Pro Patria Club), Simone Lamperti (Presidente del club Il Tigrotto), Andrea Fazzari (ideatore e curatore del Pro Patria Museum – L’Antro della Tigre), Andrea Macchi (cultore tecnico della passione biancoblu) e Lele Magni (anima nazionalpopolare dello “Speroni” e dintorni).
E’ la Pro Patria la favorita del girone? Perché sì o perché no?
Centenaro: Sicuramente. Al di là delle capacità, in questa categoria dovrebbe spaventare anche solo il nome della Pro Patria.
Lamperti: Anche se sto con i piedi per terra dico che la Pro è una delle favorite perché vedo che finalmente siamo una squadra forte in tutti i reparti. In più, ci sono cambi di spessore che altri non possono permettersi. Ma il campionato è lungo e impegnativo.
Fazzari: Sì, è la mia favorita perché ha una rosa di alta qualità e un motivatore in panchina.
Macchi: Sì, è la favorita per storia, piazza e soprattutto per composizione della rosa. Dobbiamo ringraziare ancora una volta la signora Testa per aver messo a disposizione le risorse per allestire una corazzata. L’esperienza della passata stagione è stata sfruttata a dovere da Turotti e gli arrivi di Pettarin, Gazo, Guadagnin e Gucci su tutti hanno colmato le lacune dell’anno scorso.
Magni: Sì, con una squadra così sarebbe impossibile il contrario. Perché sì? Perché abbiamo il miglior centrocampo della categoria. Perché no? Dico solo che dobbiamo stare sereni.
Quale squadra sarà la principale avversaria?
Centenaro: Penso sia prematuro dirlo. Come abbiamo visto l’anno scorso, pur partendo male siamo arrivati quasi a giocarci il campionato con il Monza. Chi è nelle prime posizioni oggi, potrebbe non esserlo più tra un po’. Anche squadre come il Lecco potrebbero recuperare. Ma la Pro Patria deve guardare soltanto a sé stessa.
Lamperti: Il Rezzato. Una squadra che come la Pro ha in rosa ottimi giocatori di categoria superiore.
Fazzari: Il Rezzato.
Macchi: Il Rezzato. Società seria e molto articolata, sono anni che investono tanto e quest’anno hanno allestito una signora squadra.
Magni: Il Rezzato.
Qual è il segreto di questa Pro Patria rispetto a quella dell’anno scorso?
Centenaro: Ci siamo rinforzati. Questo sicuramente. E poi vedo una squadra con mentalità vincente e più forte fisicamente. L’anno scorso sembravamo un po’ debolucci. Quest’anno, invece, siamo davvero tosti.
Lamperti: Il gruppo che a differenza dello scorso anno vedo molto unito e questo è sicuramente merito di mister Javorcic che ha saputo creare la giusta mentalità.
Fazzari: I segreti sono due. Essersi ritrovati in ritiro al completo e Ivan Javorcic.
Macchi: Javorcic.
Magni: Un allenatore affamato e intelligente che ha capito la piazza e non semina fiele.
Giovanni Castiglioni