FINALE IN CRESCENDO – Arrivato a dicembre nella scorsa stagione in Eccellenza, ha dato il suo contributo arrivando in doppia cifra con 10 gol in 15 presenze. Paradossalmente è stato più importante in questa stagione in Serie D nonostante abbia segnato solo 2 reti in 19 presenze.  Quest’anno, nonostante l’infortunio a cavallo tra i due gironi, si è riscattato rivelandosi pedina importante soprattuto in questo finale di stagione in cui il Varese, sfumati i sogni di promozione, è arrivato alla finale playoff. Stiamo parlando di Luca Piraccini, attaccante che da subito ha ricevuto la piena fiducia di Bettinelli.

LE ASPETTATIVE – “Sapevo che sarebbe stata una stagione più difficile – dice -. Il mio infortunio mi ha costretto a stare lontano dal campo per tre mesi e non era facile rientrare e trovare spazio vista la tanta concorrenza in attacco. Sono soddisfatto in parte, perché mi sono ritagliato un posto importante, ma è normale che avrei voluto fare qualche gol in più”.
Per assurdo è stato più importante quest’anno: “Lo scorso anno ho trovato più reti, magari più di quelle che servivano realmente alla squadra. Quest’anno invece penso di essere stato utile sotto il punto di vista del sacrificio e delle prestazioni, del giocare per i compagni. Il mio è stato un ruolo diverso da quello dello scorso campionato”.

ATTACCANTE ALTERNATIVO – Il Varese ha trovato un equilibrio in attacco con un trequartista (Rolando o Vingiano) dietro alle due punte Piraccini e Scapini. “Scapini è il classico attacante d’area di rigore, bravo a chiudere i cross e concreto – commenta Piraccini -. Io ho fatto da collante tra l’attacco e il centrocampo giocando quasi più vicino a Rolando che a Scapini. Giro per il campo per portare su la palla ed è un ruolo che mi piace. Per me l’importante era guarire, stare bene e poter dare il mio contributo”.

IL CAMMINO – La squadra ha espresso il meglio nel finale, quando però oramai i giochi erano chiusi. “Purtroppo abbiamo buttato via punti importanti; clamorose le due partite ravvicinate in casa con Pro Settimo e Legnano, abbiamo sprecato diverse occasioni e lì potevamo riscattarci riprendendo in mano il campionato. Purtroppo non è andata come volevamo. Forse dover vincere a tutti i costi ci ha portato via dei punti quando anche un pari poteva andar bene, ma col senno di poi è facile ragionare”.

FINALE PLAYOFF – Veniamo alla sfida di domenica, la finale playoff contro il Gozzano, “una squadra forte – avvisa Piraccini – che ha dimostrato di esserlo. Non si ritrova lì per caso; nel girone di ritorno ha fatto meglio di tutti perdendo un’unica gara. La Caronnese era più alla nostra portata, questa è una sfida tosta, dobbiamo essere bravi a non avere fretta, a sacrificarci. Il Gozzano è  l’avversario peggiore da incontrare in questo momento, solo se ci sacrifichiamo tutti possiamo farcela”.

L’ANNO PROSSIMO – E il futuro? “Vedremo – risponde l’attaccante classe 1987 -. Intanto cerchiamo di concludere bene, proviamo a vincere per aiutare la società sperando nel ripescaggio in Lega Pro, poi capiamo cosa succede. Restare piacerebbe a tutti, credo che le scelte dipenderanno anche da chi sarà l’allenatore”.

DAL CAMPO – Oggi la squadra si è allenata regolarmente al centro sportivo di Albizzate dove domani alle 15 svolgerà un test amichevole contro la formazione Juniores. Il preparatore atletico Ciro Improta ha diretto la prima mezzora di parte atletica, poi il tecnico Bettinelli ha testato un paio di situazioni facendo svolgere delle partitelle. Le buone notizie arrivano sui fronti Granzotto e Bottone che sono entrambi rientrati in campo, mentre è ancora out Becchio per il vecchio problema alla schiena.

 Elisa Cascioli