Il momento complicato per la Openjobmetis, soprattutto per quanto riguarda la classifica alla fine del girone d’andata, ha comportato incontri e riunioni in società. Obiettivo uscire dalle acque agitate e successivamente guardare avanti. Al futuro della Pallacanestro Varese, ma non solo: anche al prosieguo della stagione. La fiducia in questo gruppo è rimasta immutata e Caja è ritenuto l’uomo giusto per condurre la squadra verso altri lidi.

Settimana scorsa si è riunito il CdA e rappresentati della società (Coldebella, Caja e Bulgheroni) hanno incontrato i membri del Consorzio Varese nel Cuore. Per marzo è prevista una riunione tra i soci per discutere delle strategie future che riguardano il club di Piazza Monte Grappa. Nessuna strada è esclusa, si cercherà anzi di capire quali sono i percorsi che si possono battere per mantenere la società ad alti livelli. Abbiamo parlato di questo e altro ancora con Riccardo Polinelli, membro del CdA di Pallacanestro Varese.

Qual è l’importanza di queste riunioni tra società e proprietà?
«È lampante che questo momento non sia dei più semplici da affrontare e da gestire. Da parte nostra, è importante che si faccia squadra e che ci si senta tutti uniti verso un obiettivo comune. Per uscire da questa situazione bisogna che si condividano tutte le scelte e che non ci si tiri indietro dalle difficoltà: tutta la società deve lavorare nella stessa direzione se si vuole tornare vincenti. La compattezza è un fattore fondamentale in situazioni del genere. Anche per questo è fondamentale riunirsi spesso: serve per ricompattarsi e per stringersi intorno alla squadra. Sebbene sia un momento di difficoltà per la società e per la squadra, non bisogna mai smettere di guardare al futuro. Si è detto spesso che la società in questo periodo è immobile solo perché non sta cambiando i giocatori. Non è vero: stiamo lavorando magari in maniera poco visibile, non eclatante, ma stiamo lavorando. Vogliamo cercare nuove soluzioni e nuove strade, pur rimanendo consci del fatto che non possiamo andare oltre alle nostre possibilità. Lo scopo delle nostre attività attuali è questo: mantenerci entro determinati binari e guardare avanti».

Si è scelto di proseguire con il gruppo attuale. Merito delle impressioni ricavate dalle prime settimane di lavoro con Caja?
«Decisamente sì. Da quando è arrivato Caja abbiamo visto grande vitalità e grande voglia, i giocatori ci sono parsi rigenerati. Hanno fin da subito aumentato il livello del loro impegno. Ho visto spesso gli allenamenti di recente: in campo si vedono forza ed energia, in ogni momento. I giocatori sono molto carichi: questi sono segnali che fanno ben sperare per il prosieguo della stagione e che hanno influenzato le nostre scelte. Abbiamo fiducia».

L’impegno europeo è stato gravoso, ma non è ancora finito. Giusto pensarci ancora o bisogna concentrarsi unicamente sul campionato?
«Esprimo in questo caso un’opinione personale: quando si gioca, lo si deve fare per vincere. Non ci sono altre possibilità. Siamo su questa barca e, finché ci siamo, dobbiamo ballare. Quando uno è in difficoltà, però, saggezza vorrebbe che si sceglie un obiettivo, si focalizza su quello e lotta per quello. Il campionato è il terreno più determinante per noi in questo momento. Il nostro obiettivo, lo dico con franchezza, è ancora quello di raggiungere i playoff».

Filippo Antonelli