Stessa spiaggia, stesso lago. Un anno (meno un giorno) dopo la Pro Patria torna sulle sponde dell’omonimo bacino per affrontare nuovamente il Levico Terme. Era il 4 dicembre 12 mesi fa. Sarà il 3 domenica (ore 14.30, stadio “Comunale” di viale Lido). Della serie, curiose coincidenze del calendario. Nel frattempo, però, la sostanza è parecchio cambiata con i biancoblu al vertice e non all’inseguimento e i trentini nel ruolo di outsider e non di cenerentola. Inerzia che rende la sfida della 17^ in Valsugana un’elettrica alternativa al partidazo di giornata Lecco – Rezzato. Per inciso, l’aggiornamento delle previsioni meteo esclude nevicate consistenti e scongiura l’ipotesi di gara a rischio.

Pedo e non Pedo. Con Zaro out per squalifica e Marcone indisponibile per infortunio, le scelte di Javorcic dovrebbero essere piuttosto chiare. Tutto ruota intorno alle condizioni di Alex Pedone. Se l’ex Carrarese avrà superato le noie muscolari che l’hanno tenuto precauzionalmente a riposo contro il Trento, lo spot di mezzala a fianco di Pettarin e Gazo sarà suo. In alternativa, plausibile ballottaggio Mozzanica/Arrigoni. Va da sé che (complici le assenze), Colombo formerà con Molnar e Scuderi il terzetto di difesa. Insomma, probabile lo stesso undici di due settimane fa a Crema. Se lo sviluppo della gara lo consentirà, Le Noci si farà almeno una mezzora nella ripresa mentre Disabato dovrebbe riassaggiare il campo dopo 77 giorni.

Levico Terme RomaneseManfioletti a due piazze. “Strada giusta, meta lontana. Ma con la Pro Patria vogliamo giocarcela”. Dopo il successo con la Grumellese, la via è stata tracciata direttamente da Stefano Manfioletti. L’ex tecnico del Trento (dalla Promozione alla Serie D in 2 anni) è uno dei segreti del (semi)sorprendente campionato del Levico. Perché la meta sarebbe la salvezza, ma la classifica (al momento) recita ottavo posto a meno 4 dai playoff (ma anche a più 5 sui playout). Gran figura della squadra gialloblu il centravanti Fabio Bertoldi, già 10 centri in stagione dopo i 33 dell’anno passato con il Bozner in Eccellenza. Sul piano tattico, il sistema di gioco più adottato è stato il 4-3-3 (contro il Rezzato ammorbidito in un più prudente 4-4-2). Possibile che domenica possano partire Paolo Bastianello (98) tra i pali; l’italo-ivoriano Acka, Brugger, Pregnolato e Nardelli (99) in difesa; il capitano Castellan, Cosentini (utilizzato anche in linea dietro) e il veterano Andrea Pancheri (da 5 stagioni al Levico) in mediana; Bertoldi, Alberti (98) e Manuel Brusco (97) in attacco.                           

Vingo anch’io. Designazione arbitrale ricaduta su Giuseppe Vingo di Pisa (Jacopo Albertin di Padova e Andrea Torresan di Bassano del Grappa gli assistenti). Il futuro ingegnere toscano è un 26enne al secondo anno in categoria con all’attivo 19 gare dirette (7 in questa stagione, nessuna nel Girone B). Bilancio neutro con 8 successi interni, 6 pareggi e 5 vittorie esterne. Sul piano disciplinare, 82 ammonizioni (4,32 a partita), 10 espulsioni (4 per doppio giallo) e 8 rigori assegnati.

Giuseppe VingoAspettando logo. Esaurita la fase di sondaggio, domani mattina alle 12 presso la Sala Stampa dello stadio “Speroni”, verrà tolto il velo al nuovo logo del Pro Patria Museum – L’Antro della Tigre. L’idea lanciata dal curatore Andrea Fazzari ha trovato accoglienza nell’Istituto Olga Fiorini la cui agenzia grafica interna (Teen Communication) ha selezionato una short list tra cui è stato possibile votare il preferito. Da domani il Museo biancoblu avrà così un nuovo simbolo distintivo.

Giovanni Castiglioni