Della serie, quando si parla più degli assenti che dei presenti. Inevitabile quando alla già corposa lista dei primi si aggiunge anche Santana, capitano/bomber/feticcio/totem/appellativi terminati di questa prima fetta di campionato. La defezione causa bicipite femorale galeotto del patagonico costringe tutti agli straordinari. A partire dalla scivolosissima trasferta di domenica a Lumezzane (ore 14.30, stadio “Comunale Tullio Saleri”). Riuscirà la Pro Patria a mantenere la testa nonostante le assenze? La domanda è banale. La risposta non altrettanto.

Superfantagenio. Inutile girarci intorno. A Javorcic serve la mandrakata per surrogare Marito. Oltre a Disabato, Le Noci (e lo squalificato Bortoluz), ovviamente. Quindi? Dando per scontata (ma sarà davvero così?), la conferma del 3-5-2, il fixing vede in rialzo le quotazioni della coppia d’attacco Pedone/Gucci. Con Colombo (se pienamente recuperato) allineato in mediana. Solo un’ipotesi. O forse qualcosa di più. Alla rifinitura di domani mattina l’ultima (o la penultima) parola.

La rivincita dei nerds. Sei sconfitte in striscia per aprire, due pareggi e due vittorie per arrivare sin qui. Insomma, nonostante sia ancora la peggior difesa (19 reti), dimenticatevi il Lumezzane tremebondo di qualche settimana fa. I rossoblu di Rosolino Puccica hanno chiaramente dato un giro di vite. Mettendosi alle spalle le velleità di riammissione in Lega Pro che hanno zavorrato il primo scorcio di stagione. Tra gli innesti che hanno fatto svoltare il campionato (nessuno nato prima del 1991), anche il Barba Marco Taino (81 presenze e una rete in maglia biancoblu), jolly utilizzato alla bisogna dal tecnico della Tuscia. Fuori il centrocampista Torelli dopo il rosso rimediato a Grumello, abbozziamo 4-4-2 con Pasotti in porta; Sola (99), l’altro ex De Biasi, Taino ed Edoardo Barbato (97) dietro; Annoni, Rachele (98), l’ex Vibonese Yabrè e Vittorio Giampietro (99) in mezzo; il magentino De Respinis e Defendi in avanti. Ma attenzione anche al giovane trequartista Minelli (99), miglior marcatore con tre centri.

Amici mai. In assoluto, la Pro Patria. Quando conta davvero, il Lumezzane. La contabilità dei precedenti tra tigrotti e bresciani è piuttosto chiara. Nove vittorie, sette pareggi e quattro sconfitte (3/4/3 in trasferta), in stagione regolare. Un pari a fronte di tre sconfitte nei playoff (1996) e nei playout (2015). Se al conto sommiamo il 4-1 del 7 agosto 2011 in Coppa Italia, la qualifica di nemesi suona persino ovvia.

Il fischio al naso. Match affidato ad Andrea Bindella di Pesaro (Matteo Besozzi di Sondrio e Daniele Conti di Lecco gli assistenti). Il fischietto marchigiano è un terzo anno con all’attivo 37 gare dirette in categoria. Bilancio? 16 successi interni, 12 pareggi e 9 vittorie in trasferta. Sul fronte disciplinare 138 gialli (3,7 a partita), ben 21 rossi (9 per doppia ammonizione) e 9 rigori.

La domenica della buona gente. Approdo in Val Gobbia garantito da Il Tigrotto (pullman a 15 euro in partenza dallo “Speroni” alle 12 con contatti ai numeri 339/4741261 – 340/4055581 – 339/5229401), Pro Patria Club (10 euro, sempre pullman, sempre dallo stadio, sempre alle 12, ma solo al raggiungimento di 40 iscritti) e Ultras (10 euro con ritrovo allo stadio alle 11).

Tagli, ritagli e frattaglie. Notizie di servizio dalla società tigrotta. A guidare gli Allievi Regionali non più Luca Anania ma Giorgio Colleoni (un ritorno). Mentre l’area scouting è stata irrobustita dagli ingressi di Fabio Mondoni (già alla Pro Patria da calciatore più recentemente tra gli osservatori del Genoa) e Alberto Lazzarini (ex Bustese).             

Giovanni Castiglioni