I Mondiali di ciclismo di Bergen (Norvegia) continuano a sorridere alla spedizione azzurra e in particolar modo al ciclismo nostrano grazie alla splendida prova a cronometro del samaratese Antonio Puppio che ha conquistato la medaglia d’argento nella categoria juniores. Il bustocco  classe ’99 si è arreso per soli 11” all’inglese Thomas Pidcock (già Campione del Mondo di Ciclocross) che ha fermato il cronometro sul tempo di 28’02”. Sul gradino più basso del podio sale il polacco Filip Maciejuk a 13” di ritardo dal vincitore.

puppio medagliaIL PROTAGONISTA – Puppio non è nuovo ad imprese del genere: a giugno il corridore della Bustese Olonia ha conquistato la maglia di Campione italiano  juniores a cronometro e il mese successivo si è classificato decimo agli Europei di Herning, Danimarca. Da quel momento ha focalizzato la sua preparazione sulla crono mondiale ben sapendo che le sue caratteristiche da passista si adattavano alla perfezione ai 21km di Bergen. Le insidie del tracciato norvegese, come l’ascesa di 1500m di Birkelundsbakken con punte al 10%, hanno infatti messo in difficoltà i cronoman puri, a partire dal beniamino di casa e super-favorito della vigilia Andreas Leknessund (Campione europeo in carica della specialità) che ha concluso addirittura ottavo. Puppio è un astro nascente del ciclismo azzurro e riporta l’Italia sul podio juniores 15 anni dopo i mondiali di Zolder. In quell’occasione la medaglia di bronzo fu vinta da un certo Vincenzo Nibali e chissà che Puppio non riesca a raggiungere anche solo qualcuno dei traguardi tagliati dal fuoriclasse siciliano.

SACRIFICI RIPAGATI – Con lo splendido secondo posto di Bergen, Puppio ha raccolto quanto seminato nei mesi precedenti sotto l’attenta guida del suo allenatore Dario Andriotto, medaglia d’oro nella cronosquadre di Palermo del 1994 insieme a Luca Colombo, Gianfranco Contri e Cristian Dario Salvato. “Dopo le buone prestazioni di inizio stagione – esordisce Andriotto –abbiamo deciso insieme al CT Rino De Candido di concentrarci solo su questa prova, lavorando duramente sui riscaldamenti e sulla posizione in bici. I risultati ci hanno dato ragione; anzi, Antonio ha fatto più di quanto mi aspettassi, adattandosi ad un tracciato difficile che ha mandato in crisi molti altri protagonisti. Sono stati mesi impegnativi, ma i sacrifici sono stati giustamente ripagati. Dalla prossima stagione Antonio avrà la possibilità di correre per la Viris Maserati Vigevano, uno dei top-team tra gli under23, e sono sicuro che dirà la sua anche tra i professionisti”.

Antonio ci ha messo testa e gambe perché può contare su entrambe le cose – prosegue un emozionato Sandro Cardi, presidente della Bustese Olonia – e questo argento è in qualche modo un regalo anticipato per il centenario della nostra società, che festeggeremo nel 2019”.

MENTALITÀ DA CAMPIONE – Un risultato eccezionale dunque, ma che non nasconde un briciolo di amarezza: “Volevo vincere – dichiara Puppio – e ci sono andato vicino, ma sono comunque fiero di questa medaglia. Ho dato tutto, ma Pidcock è andato più forte e ha meritato la vittoria”. Sono parole sincere, parole di un campione che riconosce la superiorità dell’avversario, parole di chi ha già la mentalità giusta per lottare tra i grandi.

Matteo Carraro