Dopo una prima parte di stagione più che travagliata il Varese ha anche perso nel mercato invernale molti dei suoi pezzi da novanta. Tra questi figura anche Mattia Rolando, trequartista classe ’92, recentemente accasatosi alla Caronnese, club con il quale ha appena vinto il titolo di Campione d’Inverno.
“Sono stato accolto benissimo – esordisce Rolando – sia dai compagni che dalla società. È un ambiente sereno e tranquillo che non ti fa mancare nulla. Avevo ricevuto offerte da Caretese, Casale e anche da squadre di altri gironi, ma la Caronnese è stato il club che mi ha voluto più fortemente, soprattutto nella figura di Giuseppe Pirola che ringrazio caldamente. Per cui sono veramente contento di essere qui e cercherò di dare il mio contributo alla squadra. Sicuramente il titolo di Campioni d’Inverno è un bel traguardo che gratifica il lavoro fatto dalla Caronnese nel girone d’andata, ma il campionato è ancora lungo e ci sono molte squadre attrezzate per vincere. Chi temo di più? Secondo me bisogna parlare di campionato “realistico”: tutte le squadre nelle prime posizioni sono lì perché se lo meritano, per cui bisogna prestare attenzione a chiunque. Per quanto ci riguarda cercheremo di dire la nostra fino alla fine per vincere”.
Inevitabile un commento sul Varese. “Avevo un ottimo rapporto soprattutto con Merlin e Basile – spiega Rolando – ma purtroppo c’erano delle condizioni esterne per cui era difficile andare avanti. Pagamenti arretrati non saldati? Per quanto mi riguarda posso dire di essere assolutamente a posto da questo punto di vista; anzi, credo bisogni ringraziare Paolo Basile perché senza di lui la situazione sarebbe di gran lunga peggiore”.
Le difficoltà dei biancorossi durante il girone di andata non sono dunque riconducibili solo ai problemi societari: “Varese è una piazza ambiziosa, giustamente direi, e non siamo riusciti ad onorarla come meriterebbe. La colpa è di tutti: dai giocatori, allo staff, alla dirigenza. Forse la squadra non è mai stata unita come avrebbe dovuto essere, non so bene perché; Iacolino è un grande allenatore, altrimenti non avrebbe vinto tutto quello che ha vinto, e avrà avuto le sue ragioni per andarsene. Tresoldi? Nonostante ho passato poco tempo con lui posso dire che è un allenatore veramente capace, bravo a lavorare soprattutto con i giovani, e gli auguro di riuscire a dare il massimo per il Varese”.
“È chiaro che i problemi esterni si riflettano anche sul campo – continua Rolando – ma questo non deve essere un alibi. Lo scorso anno, ad esempio, i problemi c’erano, ma c’era anche la squadra e purtroppo siamo stati noi stessi a buttare via il campionato perdendo punti preziosi dove non andavano persi. Anche per questo motivo voglio concentrarmi al massimo sulla Caronnese in modo da vincere il campionato, sia per rimediare alla delusione dello scorso anno sia per replicare il successo con il Bellinzago nella stagione 2015/2016”.
Rolando è dunque giustamente concentrato sulla sua nuova realtà, ma non dimentica il suo passato: “Varese nelle giuste condizioni non si discute, ma solo a determinate condizioni, e se in futuro ci sarà l’occasione sarò ben lieto di tornare. Fa male vedere una piazza storica come Varese in queste categorie, ma farebbe ancora più male vederla fallire nuovamente; sarebbe un ulteriore smacco alla tifoseria. L’augurio è che la società impari dai suoi errori e sappia risollevarsi al più presto per raggiungere i palcoscenici che merita”.
Matteo Carraro